“Lettera aperta al Vice Sindaco di Cerveteri”

CERVETERI – Caro Peppe, anzi caro Giuseppe (credo sia meglio per te mantenere le distanze da amicizie che potrebbero rivelarsi “scomode” per il tuo prosieguo di carriera), apprendo dal tuo profilo Facebook, in un post del 18 novembre scorso, che ti sei iscritto al PD. Sono rimasto a dir poco sorpreso. Per anni abbiamo condiviso passione e militanza tra le file comuniste (stavamo insieme in Rifondazione) e nel sindacato (tu in FIOM, io nella Funzione Pubblica e comunque entrambi nell’area di sinistra della CGIL). Alle ultime elezioni comunali di Cerveteri, sono rimasto dispiaciutissimo quando è saltato l’accordo programmatico, con la coalizione di Pascucci e tua, anzi diciamola tutta, mi sono proprio incazzato ed ho polemizzato con i compagni di Rifondazione (pensa un po’ te!!!) per non essere riusciti a trovare una quadratura del cerchio, che permettesse ad una lista comunista (dei compagni di Rifo e del mio partito, il PdCI) di essere presente nella coalizione. Nel nostro piccolo, come partito, ti abbiamo anche appoggiato, dando indicazione proprio da questa pagina, di votare per te, che pure eri candidato come indipendente nella lista dei “Verdi”. Abbiamo poi assistito a sorprendenti dichiarazioni del Sindaco Pascucci che si avvicinavano sempre di più al PD. A quel partito dal quale erano usciti in parecchi a Cerveteri, proprio per fare la coalizione insieme a voi, quel partito che in campagna elettorale era stato definito inaffidabile, dilaniato dalle “faide” politiche dei vari “clan” cittadini e con intrallazzi o addirittura corruzione al suo interno. Quello stesso PD che avrebbe poi ricevuto una seria batosta elettorale a Cerveteri (trascinando con sè anche SEL) e che sarebbe stato di lì a poco commissariato. Ora, alla luce della tua scelta, permettimi di porti alcune domande:
1) L’Italia, attraversata da una crisi economica senza precedenti, assiste allo scontro tra il governo guidato dal tuo nuovo partito e dal tuo nuovo capo, Renzi, che in alleanza col centrodestra, vuole condurre la battaglia finale contro il mondo del lavoro e le organizzazioni sindacali, per favorire le banche ed i poteri economici forti e far pagare i costi della crisi ai lavoratori dipendenti, agli artigiani, alle piccole imprese. L’obbiettivo è quello di asfaltare le organizzazioni dei lavoratori, renderle inutili agli occhi dei loro stessi iscritti e sostanzialmente “superare” il ‘900, cancellando tutte le conquiste ed i diritti acquisiti in decenni di lotte, riportando il mondo del lavoro al secolo ancora precedente: Ora come concili questa tua scelta, con tutta quella che è la storia della tua vita? Tu aderisci ad un partito che oggi si pone come obbiettivo primario la sconfitta, in primo luogo del sindacato nel quale hai a lungo militato, voglio sperare per convinzione, la FIOM, che è il principale avversario del tuo nuovo leader? Quotidianamente vengono manganellati non solo quegli “estremistacci” dei centri sociali e dei sindacati di base, che gli alleati del tuo nuovo partito (Confindustria, per esempio) che giudicano il vero male dell’Italia, ma vengono picchiati anche gli operai ed i sindacalisti della FIOM. Non provi nemmeno un minimo di solidarietà con chi lotta per il proprio posto di lavoro?
2) Comprendo che la sinistra radicale, di classe, di opposizione, chiamala come ti pare ( sto parlando di noi “compagni” insomma), farebbe perdere la pazienza anche ad un santo, ma proprio ora che si inizia a pensare seriamente ad una sua ricomposizione unitaria, con la possibilità di un nuovo partito comunista, all’interno di questo processo, ora che migliaia di militanti del PD non rinnovano la tessera e che dentro al tuo nuovo partito, qualcuno inizia ad ammettere a denti stretti, che se ne potrebbe pure andare da un’altra parte, tu ti iscrivi… OGGI! Devo considerare anche te come uno “folgorato” sulla via della Leopolda, dalle teorie di chi vuole restringere il diritto di sciopero come proposta per uscire dalla crisi?
Per ultimo, un consiglio. Ammesso che ti facciano entrare nel loro club esclusivo, fai attenzione che le loro cene di sottoscrizione non sono esattamente come le nostre (Pizza, birra, supplì e 5 euro di sottoscrizione). Loro partono dai 1000 euro in su, e non credo che il tuo stipendio attuale di Vice-sindaco, o magari uno futuro da Sindaco (perché porci dei limiti?), possa permettertelo.
Con amicizia sicuramente immutata, ma, consentimi, con fiducia politica incrinata,

Mimmi Dieni – segretario Partito dei Comunisti Italiani sezione di Ladispoli – Cerveteri