“Le regole vanno rispettate ma…”

CIVITAVECCHIA – Che il rispetto delle regole sia elemento determinante del vivere civile, non ci piove. Che però le regole possano essere concordate, in particolare con forze politiche che si dicono attente al dialogo e alla concertazione, è altrettanto vero.
In una città che vede dati di disoccupazione da profondo sud, dove oltre il 60% dell’occupazione deriva dal commercio e dal turismo, applicare regole relative ai dehors che tengono conto di vincoli paesaggistici adatti più a città d’arte (vedi Roma) può anche essere un’ottima idea, ma ci deve essere un modo per conciliare le esigenze di decoro urbano adeguato con le necessità commerciali e imprenditoriali.
I dati ci ricordano che ogni quattro tavoli posti all’esterno corrispondono all’assunzione di una persona.
A proposito di decoro urbano, fermo restando il rispetto delle regole a cui tutti, ripeto, debbono attenersi, chiediamoci allora se è normale vedere cassonetti stracolmi di immondizia vicino a locali che pagano profumatamente tasse sui rifiuti; se è normale vedere intere parti della città rovinate dal degrado, con strade sconnesse e buche o sampietrini divelti e pericolosi in pieno centro; se è normale vedere la via principale che porta alla stazione ridotta ad una vera discarica abusiva a cielo aperto.
Le regole vanno rispettate, ma mi si spieghi perché centinaia di ambulanti abusivi, la cui merce spesso contraffatta proviene da ambienti pericolosi e da traffici illegali, possano impunemente vendere, senza che nessuno intervenga.
Le regole vanno rispettate, ma si faccia in modo che i commercianti onesti, quelli che sono la spina dorsale di questa città (non so per quanto ancora) non abbiano sempre e comunque la sensazione di lavorare “contro”, mentre sono una risorsa per questa città.

Tullio Nunzi