“L’amministrazione comunale ci sta portando alla morte sportiva”

CIVITAVECCHIA – La soluzione del delegato allo sport Massimiliano Parla e dell’amministrazione comunale al nostro problema è la nostra morte sportiva. Parlare di “ricerca di fondi regionali” a metà aprile, dopo 10 mesi di amministrazione, dopo un’intera stagione agonistica lacrime e sangue nella quale non si è mai affacciato all’impianto PalaMercuri e nella quale non ha mai verificato con i suoi occhi lo stato drammatico della situazione (notevolmente aggravatasi da settembre a oggi), vuol dire essere completamente avulsi dalla realtà e di non avere idea delle esigenze dei ragazzi civitavecchiesi e dello sport in generale.
Se il delegato Parla, o qualcuno dei destinatari della nostra lettera, avesse almeno letto la nostra missiva avrebbe capito i motivi della nostra marcia indietro: se a novembre 2014, per disperazione, eravamo disposti a mettere a spese nostre (parliamo di 55mila euro circa, non bruscolini) l’impianto da gioco in un palazzetto gestito da altri, pur di svolgere una stagione dignitosa ed iniziare a programmare quella del 2015-16, ad oggi, 17 aprile 2015, la stagione è finita, il campionato è andato come peggio non poteva, gli iscritti si sono allontanati, noi dirigenti ci siamo stufati delle infinite chiacchiere e nessun fatto e non siamo più disposti a mettere a spese nostre delle migliorie di cui anche le altre associazioni usufruirebbero, a costo zero.
La soluzione al problema hockey in line è molto semplice: basta mettere un campo da hockey dentro il palazzetto dell’hockey. Se l’amministrazione non sarà in grado di fare questo entro il 30 giugno 2015, noi dovremo solamente prenderne atto e sciogliere l’associazione, mandando all’aria il lavoro di anni, dilapidando il talento di ragazzi nell’orbita della Nazionale e vanificando quanto di buono fatto fino ad oggi. Paragonare poi i nostri problemi con quelli delle altre associazioni è allucinante: noi abbiamo un campionato nazionale di A2 da onorare, con trasferte fino a Torino e Forlì per esempio. Gli altri fanno semplicemente campionati amatoriali e se almeno il campionato Uisp possiamo e possono giocarlo a Civitavecchia è solo perchè noi stessi in prima persona abbiamo reso l’impianto usufruibile, nell’assenza totale delle amministrazioni. Capitolo a parte il pattinaggio artistico, uscito da mesi dall’impianto perchè pericolante. E poi ci si viene a dire che “loro non si lamentano”: ennesimo segnale di quanto l’amministrazione sia distante anni luce dalla realtà delle cose.
Ovviamente non staremo a guardare: se la soluzione al problema hockey in line per il delegato Parla e chi gli ha dato questo pesante incarico senza rendersene conto è la costruzione di un bellissimo palazzetto ma nel frattempo la morte sportiva di coloro che fanno questo sport, non potremo che ribellarci in ogni modo a noi possibile a questo scellerato ed insensato modo di agire”.

Luciano Mercuri e Luca Grandoni – Presidente e vicepresidente Cv Skating