“Il mio voto e il mio sostegno a Carlo Tarantino”

CIVITAVECCHIA – Il mio voto ed il mio sostegno alla candidatura a Sindaco di Carlo Tarantino è frutto di varie e attente riflessioni ma anche di spinte emotive che non vedo perché nascondere. Le motivazioni razionali e squisitamente politiche sono essenzialmente le seguenti:

1) Al termine di un confronto non breve e non sempre facile Tarantino è risultato essere il punto di incontro di quel centro sinistra cittadino, al quale da sempre faccio riferimento, che da un lato sembra determinato ad aprire una pagina nuova e dall’altro nutre l’ambizione di allargare i suoi orizzonti oltre i confini tradizionali, con grande apertura verso quanto si muove nella società, nel mondo del volontariato, con particolare attenzione a quella partecipazione diffusa che rappresenta una autentica ricchezza di saperi e di volontà.

2) Tarantino non vuole solo vincere ma, alla luce delle sue dichiarazioni e del patrimonio di credibilità che si è conquistato, vuole governare la città e farsi interprete dei suoi bisogni. In una parola si impegna, e non vi è motivo per non credergli, a elevare gli interessi collettivi al di sopra di quelli meramente individuali.

3) Ha le caratteristiche personali che sono necessarie: competenza, passione e determinazione. E’ davvero netta l’impressione che si tratti di una persona che avrà la capacità di raccogliere attorno a sé le migliori energie per una stagione di rinascita di una comunità, a partire da un serio programma di cose da fare, da un riconoscimento orgoglioso delle radici, della storia, della memoria e della identità.

4) La rivendicazione dei valori di riferimento è per me una questione decisiva. Il quadro è quello del centro sinistra. Lo sguardo è rivolto agli ultimi, a coloro che sono spinti ai margini per ragioni economiche o di altra natura; i punti cardinali sono la solidarietà, l’inclusione, la tolleranza, il rispetto per l’ambiente e le persone, la comprensione del valore del lavoro e la ferma ostilità ad ogni forma di prevaricazione e autoritarismo.

La mia adesione passionale riguarda infine l’aver vissuto assieme, sia pure non sempre fianco a fianco, anche se sempre dalla stessa parte, una straordinaria stagione politica. Mi riferisco agli anni ‘70. Anni di sogni e idealità; anni di rivolta giovanile e di speranze. Anni di lotta per cambiare il mondo, a fianco di popoli che rivendicavano libertà e di folle che aspiravano a migliorare le proprie condizioni sociali ed umane.
Per queste ed altre ragioni sono con Carlo Tarantino e lo sono privo di quei dubbi che molto spesso portano taluni a guardare dall’alto gli avvenimenti, a sentirsi sempre dalla parte dell’unica verità, favorendo spesso proprio quegli avversari che si dice fieramente di voler combattere.

 

Piero Alessi