“I miei dubbi sulle capacità di D’Antò come assessore al Commercio”

CIVITAVECCHIA – Non ho pregiudizi nei confronti dell’assessore D’antò, e non rappresentando per il momento nessuno, posso anche manifestare simpatia personale.
Qualche dubbio mi pervade nel momento in cui si debbano giudicare le sue attività come assessore al commercio.
I compiti di un assessore dovrebbero essere non quelli di tutela, bensì permettere ad un comparto vitale economicamente, di poter svolgere la propria attività, in un contesto di Libera concorrenza.
Un assessore dovrebbe garantire a tutte le forme distributive, la possibilità di svolgere la propria attività in un contesto di libero mercato.
Qui iniziano i primi problemi: il mercato di piazza Regina Margherita, fatiscente e pericoloso, diviso in tronconi, con un decoro urbano vicino al degrado.
Difficilmente può competere con i centri commerciali; chiedere ai mercatali le loro difficoltà economiche e di prospettiva.
Se poi si aggiungono settimanalmente la riproposizione di mercatini, che in pratica entrano in concorrenza con gli operatori, nè aggiungono alcunché
Di attrattiva turistica, beh, se i commercianti hanno la sensazione di lavorare “contro” non si può dar loro torto.
Nè si dica la baggianata, propinata da tutte le amministrazioni precedenti, che mercati del genere attraggono flussi turistici, perchè a questo punto entriamo nel ridicolo, e nella ignoranza economica.
L’assessore afferma che contesterà il tutto; già altre volte si è riproposta la stessa situazione. Dia un taglio definitivo.
La sensazione che si ha, è che nei confronti di una categoria così importante per il pilota cittadino, non si abbia una attenzione adeguata al ruolo che riveste.
Che manchi non una tutela, (i commercianti non hanno mai chiesto assistenzialismo, privilegi, o altro) ma nemmeno quella considerazione dovuta e necessaria da parte di un assessore al commercio.
Ultima riflessione: poichè il bilancio si avvia verso il risanamento, invece che a seguire le indicazioni di precedenti assessorati (cocomerate, o sagre similari) si pensi a vere forme di promozione turistica, capaci di attirare veri flussi turistiche che diano dignità culturale, e coinvolgano veramente il tessuto cittadino.

Tullio NunziPresidente Associazione culturale meno poltrone più panchine