“Gli alieni al comando della città”

CIVITAVECCHIA – Nella prima intervista subito dopo essere stato eletto Sindaco di Civitavecchia, Antonio Cozzolino, disse “Mi aspettavo di poter vincere, ma non con questo margine. Evidentemente la città ci crede, la responsabilità più grande che abbiamo oggi è non deludere tutte queste persone.” Invece il senso di delusione che “tutte queste persone” oggi prova è veramente immenso. Oriana Fallaci diceva che niente ferisce e avvelena quanto la delusione, perché deriva sempre da una speranza svanita, da una fiducia tradita, dal voltafaccia di qualcuno in cui si credeva. Chi lo scorso anno si candidava a Sindaco sapeva benissimo che la situazione cittadina era disastrosa, ma il senso di responsabilità doveva prevalere su tutte le altre logiche. Per cui diventare Sindaco di Civitavecchia nel 2014 era sicuramente un enorme impegno, senza se e senza ma. Era in ballo il bene comune. Oggi dopo 8 mesi la situazione da disastrosa è diventata catastrofica, è di pochi giorni indietro l’allarme lanciato da una organizzazione sindacale, di “una vera e propria emergenza sociale connessa al lavoro”, della quale, sicuramente, nessuno sentiva il bisogno. Quali sono i piani di sviluppo che ha in mente questa amministrazione? Quali sono gli obiettivi a medio e lungo termine per risolvere i problemi di Civitavecchia? Rimanere fissi a guardare “il passato”, ciò che già è superato, non giova a nessuno, accanirsi contro le varie categorie è disumano. Non abbiamo più la Statua del Bacio, non abbiamo più spazi esterni di esercizi pubblici, non abbiamo più il Mercato, non abbiamo avuto le luminarie, non abbiamo più una convenzione con ENEL, non abbiamo un Ospedale degno di questo nome, inutile continuare è troppo lunga la lista. Ciò che abbiamo è un grande vuoto di speranza. Riducendo le risorse, i servizi, i bilanci si riducono solo le speranze, ma non si risolvono i problemi. Come recita l’apologo di Agrippa tutti gli insiemi costituiti da parti connesse tra loro, la nostra Città, se collaborano insieme sopravvivono, se discordano tra loro periscono. E’ ora di collaborare con coraggio per tornare a vivere e portare a Civitavecchia una qualità di vita migliore.

Anna Battaglini – Cittadina