“Caro Ass. Pantanelli, sei diventato di colpo umano”

CIVITAVECCHIA – Caro Architetto Pantanelli,
mi ha fatto piacere vederti in streaming seduto al posto dell’assessore ai lavori pubblici. Mi ha fatto piacere vederti impegnato, in maniera estremamente pacata, oserei dire dimessa e triste, all’interno della discussione sull’emergenza abitativa che si è tenuta nell’ultimo consiglio comunale aperto. Devo dire che ho provato una profonda tenerezza nel vederti disarmato, mentre ti occultavi dietro alla correttezza per non dare una certezza, uno straccio di data approssimativa per vedere la luce in termini di social housing. Ma il paravento della correttezza è di carta pesta: io ricordo quando, prima delle scorse elezioni, tuonavi contro l’urbanistica corrente e apparivi, novello messia, ad annunciare il regno dei cieli. Ad ogni problema avevi una risposta. Avevi un posto per ogni stramaledetto mattone che si poteva trovare in città. Eri sceso in terra, dall’alto dei tuoi studi, per mostrare a noi poveri mortali come rimettere a posto Civitavecchia e, a furor di popolo, sei diventato assessore ai lavori pubblici.
Cosa hai fatto? Hai cambiato idea. Sei diventato di colpo umano, come noi tutti. Mi fa piacere perchè solo le persone stupide restano fisse ed immutabili. Su Torre d’Orlando, ad esempio, urlavi e strepitavi. Si poteva fare e si doveva costruire subito. Ieri, mestamente, in consiglio hai ammesso che la situazione è difficile e che esiste il grande e gravoso problema dei costi di urbanizzazione. Classico esempio di come un rivoluzionario diventa un burocrate. Un burocrate che si nasconde dietro la complessità della “maledetta” burocrazia.
Eppure Civitavecchia è un colabrodo. A San Gordiano ci sono le meravigliose “antiche sorgenti Pantanelli”, così ribattezzate dai residenti che oramai danno vita ad un fiume in piena. Ma questo è solo un esempio. Forse per “città termale” si intendeva questo, far nascere in ogni strada una nuova sorgente. Certo tu potrai dire “è stato sempre così. Era così anche con De Sio, con Moscherini e con Tidei”. Bene. Ma adesso sei tu a governare. E tu devi risolvere.
In pratica la tua azione di governo è debole, impacciata, inconcludente. Eppure eri la fulgida stella che tutto sapeva e sapeva fare. Il nostro sindaco ha puntato tanto su di te … peccato che tu abbia fallito. Io non voglio essere gratuitamente polemico. Io voglio che la nostra città sia governata bene. Se l’architetto Pantanelli improvvisamente si dimostra capace io sono contento. Ma al momento non lo è. Questo è un fatto. Evidente, limpido, oserei dire … cristallino.

Mario Michele Pascale – Associazione Spartaco, Assemblea nazionale del PSI