“Carceri e Misericordia….nella scia di Papa Francesco”

CIVITAVECCHIA – “La sesta azione di Misericordia corporale ha dei destinatari particolari rispetto ad altri : è indirizzata a uomini e donne per lo più colpevoli per i delitti commessi ; e dove c’è delitto, dentro emerge la parola “castigo”. La sequenza “delitto e castigo”… ( omissis ) …. dice molto dei nostri sentimenti ed atteggiamenti verso di loro, peraltro alimentati da un cristianesimo ben poco ispirato dal Vangelo. E’ per questo che “visitare i carcerati” è l’azione di Misericordia più disattesa. Di più va anche detto che, se è vero che i delitti creano i carcerati, sovente sono i nostri pregiudizi a creare altre forme di carcere che ghettizzano e rendono chi esce dal carcere come un lebbroso che preferiamo tenere lontano da noi, soprattutto da casa nostra.” …Così parlò lo scorso 26 Giugno Padre Enzo Bianchi, Priore del Monastero di Bose, in occasione di una visita pastorale ad un Carcere.
Parole che mi paiono calzanti alla situazione del nostro locale Carcere di Borgata Aurelia ove da tempo è quasi cronica la precarietà del conforto di un riferimento spirituale stabile qual è stato da sempre la persona del Cappellano, anche per i non cristiani.
Ora che s’è appreso dell’arrivo di un nuovo Sacerdote, dopo mesi di fugaci coperture ed ultimamente di lunga “sede vacante”, c’è da augurarsi – in nome di quell’enclave di “reclusi/esclusi”- che questa sua destinazione pastorale sia quanto più a lungo stabile, ma sopratutto esclusiva e non saltuaria o marginale ad altri impegni!”
Perchè al recupero delle coscienze di chi “sta dentro” occorre un interlocutore e “tempo pieno” con cui si possa essere ascoltati in rapporto personale più che lo stare ad ascoltare: occorre comprensione più che sermoni; occorre empatìa dall’uomo-Prete prima ancora che rituali liturgici seppur canonici e compartecipati. Occorre, per dirla breve: esercizio continuo di MISERICORDIA: nella declinazione indicata da Papa Francesco che con tutta la forza e la determinazione che conosciamo, persegue in tutti gli aspetti della sua missione pontificale.

Gennaro Goglia