“Amministratori in passerella e rifiuti in casa”

LADISPOLI – Sabato 17 il Comitato Rifiuti Zero Ladispoli, insieme a tanti cittadini ed associazioni del territorio, ha partecipato alla manifestazione svolta a Torrimpietra per protestare contro l’ipotesi di indicare la zona di Pizzo del prete (tecnicamente definita “zona bianca”) adatta a ricevere impiantistica per il trattamento dei rifiuti.
La posizione del CRZL è chiara fin dalla nostra nascita: noi non siamo preclusivi verso gli impianti di trattamento dei rifiuti, essi devono esistere perché, come sappiamo, i rifiuti non spariscono con una bacchetta magica. La nostra protesta è motivata dal fatto che la zona indicata è troppo ampia e soprattutto dal fatto che la zona “bianca” è relativa ad un piano rifiuti regionale (quello della Polverini) dove ancora sono previsti discariche ed inceneritori, gli stessi purtroppo contemplati anche nel famigerato “sbloccaItalia” tuttora vigente.
Detto questo, grande è stata la “sorpresa” nel vedere sindaci e loro delegati protestare contro l’arrivo dei rifiuti da Roma, proprio loro che nei propri comuni sono costretti a “esportarli” in altre regioni (vedi Ladispoli) oppure a chiedere ai concittadini , come sta succedendo a Cerveteri, di trattenere in casa il rifiuto umido in quanto l’impianto di trattamento (che si trova ad Aprilia, provincia di LATINA) ha un problema tecnico.
Quindi la prima conclusione è la seguente: i politici sabato hanno scaricato la responsabilità della gestione dei rifiuti sulla città metropolitana ma nelle nostre città, grandi quanto una via non popolosa di Roma, sono riusciti a trasferire rifiuti da Nord a Sud..e poi ci stupiamo se la TARI è cara ed il mondo è inquinato da TIR che viaggiano carichi di rifiuti urbani, compresi quelli che vanno verso gli impianti di Maccarese.
Sono dunque sempre i cittadini a pagare per le negligenze e la miopia delle scelte politiche. Se gli amministratori di Ladispoli e Cerveteri, qualche anno fa, non avessero caparbiamente ostacolato la realizzazione di un impianto di compostaggio nel nostro comprensorio, oggi potremmo vantare l’autosufficienza ed ottenere risparmi sia economici che in termini di emissioni di CO2.
Seconda conclusione: appena passate queste benedette elezioni comunali, ossia quando i vari amministratori di turno avranno smesso di giocare allo scaricabarile, i cittadini vorrebbero vedere i rappresentanti di comuni, città metropolitana e Regione (la grande assente di sabato) riuniti intorno ad un tavolo. Insieme per risolvere il grosso nodo dei rifiuti: la carenza di impiantistica nel Lazio, carenza che riguarda in primis Roma ma, come detto sopra, anche le nostre città.
Con amarezza abbiamo dunque registrato come alla manifestazione di sabato gli amministratori locali non abbiano accennato a questa problematica: tutti bravi nel dire NO ma tutti zitti nell’indicare DOVE e COME.

Marina Cozzi – Presidente Comitato Rifiuti Zero di Ladispoli