Sconfitta con onore per la Juniores Cpc, Allievi da applausi

CIVITAVECCHIA – Sconfitta amara e colma di episodi per la Juniores Cpc, che cede in trasferta all’Aurelia Fiamme Azzurre per 7-3, pur uscendo dal campo con onore. Partenza shock dei portuali che vanno sotto di tre reti in meno di 30 minuti, con un gol subito a freddo in apertura e seguito pochi minuti dopo da un calcio di rigore per capitolare ancora intorno alla mezz’ora. Nel mezzo, tra la seconda e la terza segnatura, l’espulsione che manda Marri negli spogliatoi anzi tempo, dopo un contrasto non apparso cosi crudo in cui ne fa le spese lo stesso giocatore della Roja, che accuserà a fine gara una forte contusione con rigonfiamento alla caviglia. Negli ultimi quindici minuti la compagine di Vincenzi prende, nonostante l’inferiorità numerica, in mano le redini del gioco segnando per due volte, prima con Superchi e poi con Vitelli e riaprendo cosi il match. L’intervallo non ferma la determinazione dei ragazzi civitavecchiesi, che seppur con una difesa inventata sciorinano gioco e arrivano al pareggio intorno al 17? con Bassanelli. La partita però finisce intorno al 28?, quando Cattaneo colpisce in area la sfera con la mano e il direttore di gara infligge espulsione e rigore agli avversari. Qui, nonostante si sia cercata ancora la via del pareggio, la troppa differenza di effettivi in campo (11-9) giova ai romani, che oltre alla realizzazione del rigore del 4 a 3 andranno ancora a segno altre tre volte fissando il punteggio sul 7 a 3, con l’ultima realizzazione ancora su rigore.
Il Ds Patrizio Presutti a fine gara: “Un applauso ai miei ragazzi per quanto hanno dato e dimostrato in campo nonostante tutto. Avevo fatto una promessa durante l’ultimo colloquio con Palanca, Presidente del comitato degli arbitri della lega, e non lo farò neanche questa volta. Dico solo che abbiamo giocato dal 20 del primo tempo in dieci, e dal 28 della ripresa in nove, e che abbiamo subito tre rigori contro. Non aggiungo altro.”

Tornano a vedere la vetta invece gli Allievi di mister Gallina, che al Dlf battono 4-2 il Casalotti superando a pieni voti l’impegnativo test di inizio anno. Due minuti e gli ospiti sono già in vantaggio: Tarantini farfuglia e regala a D’Amico la palla del vantaggio. Assorbita la botta iniziale i portuali vanno vicino al pareggio in varie occasioni; Memmoli in cinque minuti (5? 7? e 10?) impegna prima il portiere per poi colpire nella seconda occasione il palo. La CPC2005 attacca a testa bassa e all’11’ va vicina al pareggio con Poveromo, per poi realizzarlo un minuto al volo di sinistro con Lava, abile a raccogliere un cross di Todaro. La CPC2005 è padrona del gioco e al 13? Lanari impegna severamente Barillaro; ma come spesso il calcio insegna sono gli avversari ad approfittarne quando al 18? un’ennesima indecisione di Tarantini permette a Nicosiana di riportare in vantaggio gli ospiti. Tarantini si rifà due minuti dopo quando, sugli sviluppi di un calcio di punizione, sventa il tiro partito dai piedi di Nicosiana. E’ un andirivieni di occasioni da entrambe le parti: intorno alla mezz’ora prima Memmoli e poi Giulianelli vanno vicino alla segnatura. Il Pareggio arriva al 31? quando Lanari trasforma un calcio di rigore sacrosanto accordato ai portuali, portando il punteggio in perfetta parità. Prima del duplice fischio in tre occasioni gli ospiti vanno vicini alla segnatura: conclusioni di Nicosiana De Santis e D’Amico, ma Tarantini riesce a mantenere la sua porta inviolata. La ripresa, dopo un accenno da parte degli ospiti, è un monologo della Roja. I portuali attaccano e non concedono più spazi dietro, prima della terza rete al 5? Memmoli tira alto da posizione favorevole, poi Esposito un minuto dopo colpisce la traversa e infine con Memmoli fa compiere un vero miracolo al portiere ospite. Al 20? passa la CPC2005 con Mottola, che insacca dopo una vera conclusione da manuale del calcio. Esposito al 25? si fa espellere ma gli ospiti non approfittano della superiorità numerica e al 30? ancora Mottola chiude l’incontro con la quarta segnatura da parte dei portuali.