Il talentuoso Giambi si presenta ai tifosi della Cpc

CIVITAVECCHIA – Alessandro Giambi, classe ’97, in forza alla CPC2005, si presenta ai suoi tifosi. Proviene dal Civitavecchia, società dove è anche cresciuto calcisticamente arrivandovi all’età di 15 anni dopo una buona annata alla Viterbese. Dotato di enormi possibilità, si è formato sotto il piano tecnico-tattico nelle giovanili guidate dai mister che si sono accavallati alla guida delle giovanili del Civitavecchia, Mr Rocchetti e Supino ndr. Deve molto nella sua prima esperienza tra i “grandi”, nel 2014-2015, al mister Ottavio Insogna, nonostante quella stagione non sia da ricordare per i colori nerazzurri vista la debacle finale culminata con una retrocessione. Ma è comunque una annata che gli consente di entrare a far parte della rappresentativa federale del Lazio, fino alla passata stagione dove ha partecipato da protagonista al torneo federale intitolato a Karol Wojtyla.

Già a dicembre si parlava di tè alla CPC poi non se ne è fatto più nulla. Cosa ti ha convinto ora?

“Quest’anno è stata particolarmente forte la volontà del d.s. Patrizio Presutti nel portarmi in società, muovendosi in anticipo e con intelligenza. Mi ha esposto la situazione globale e i programmi e subito ne sono stato attratto”.

Quali sono le tue doti sullo scacchiere tattico di una squadra?

“Mi definisco un centrocampista moderno, abile negli inserimenti e con una buona tecnica individuale. Credo di avere anche delle buone capacità nell’interdizione”.

In città ci saranno due squadre e il derby sarà una splendida realtà per gli appassionati di calcio. Senza fare proclami che sembrerebbero fuori luogo, vista la tua permanenza anche nell’altra squadra: quali secondo te le differenze al momento?

“Beh loro si sono mossi sul mercato cercando di costruire un importante blasone, a mio avviso credo per salire di categoria; però si sa che i derby sono partite a sé e con il nostro organico possiamo metterli in difficoltà”.

Che campionato sarà per la CPC?

“Mi aspetto un buon campionato fatto dalla nostra squadra, dimostrando da subito di non essere solo una ‘cenerentola’ ma di meritare la categoria”.