Un’osservatorio permamente sulla sanità locale, la proposta di Feuli

CIVITAVECCHIA – Claudia Feuli, candidata al consiglio comunale della lista PD, propone la creazione di un organo misto composto da Comune, Asl e Regione per monitorare e risolvere le criticità delle strutture sanitarie locali.

“Se il sistema sanitario deve assicurare servizi e prestazioni sanitarie a tutti i cittadini devono tuttavia esserci le condizioni necessarie affinché ciò accada. Sono ancora troppi infatti gli ostacoli che stanno portando molte tra le strutture sanitarie pubbliche e private (convenzionate) ad un punto di non ritorno. Emergenze e difficoltà di bilancio, ritardi nei pagamenti degli stipendi, carenza di attrezzature adeguate, ausilio affidato soltanto ad enti o fondazioni private con altri scopi sociali. Un ruolo fondamentale per restituire dignità al sistema sanitario, nonostante le competenze siano ora delle Regioni, possono svolgerlo Asl e Comuni, enti in grado di conoscere le effettive necessità delle strutture sanitarie della città. La continuità dei posti di lavoro e delle prestazioni sanitarie potrebbe essere salvaguardata e migliorata attraverso un’azione congiunta tra Comune – Regione ed Asl, per mezzo della creazione di un “Osservatorio Permanente” sulla sanità locale, strumento creato già nel 2009 nell’ambito della sanità penitenziaria del Lazio ad opera dell’allora giunta di centrosinistra. Un mezzo attraverso cui la Asl (grazie anche all’ottimo operato della nuova dirigenza) ed il Comune, potranno farsi portavoci delle esigenze delle strutture sanitarie attraverso la stesura di un rapporto periodico in cui le difficoltà e le criticità segnalate da ospedali o cliniche potrebbero essere messe nero su bianco e portate all’attenzione dell’organo, il quale avrebbe altresì l’obbligo di attivarsi nella ricerca e destinazione di risorse adeguate alla risoluzione delle emergenze rilevate. L’ “Osservatorio” potrebbe quindi essere lo strumento adeguato per dare attenzione “costante” alle criticità esistenti nel sistema sanitario della nostra città e potrebbe anche rivelarsi un mezzo di prevenzione e monitoraggio sullo “stato di salute” delle strutture sanitarie cittadine, al fine di evitare situazioni di emergenza e disagio che troppo spesso hanno coinvolto e coinvolgono ancora i dipendenti e l’intera utenza.”