Tumori femminili e prevenzione, la parola all’esperto

CIVITAVECCHIA – La prevenzione è l’arma più efficace che abbiamo per difendere la nostra salute. Quando si parla di prevenzione al femminile, occorre davvero parlarne tanto, perché è fondamentale che le donne siano consapevoli del fatto di dover pensare alla loro salute, prima di tutto. Dalla salute di una donna, spesso dipende l’armonia e il buon equilibrio dell’intera famiglia, ed è quindi importante che ogni donna pensi prima a sé stessa, e al suo star bene. Cosa possono fare le donne per stare bene e in salute? Lo abbiamo chiesto all’esperto, il Dott. Pietro Zaccagnino referente aziendale di diagnostica per immagini in senologia.

Il Dott. Zaccagnino ci spiega la distinzione tra le fasce di età e le tipologie di tumori: “La fascia di età tra i 20 e i 40 anni : I tumori femminili costituiscono fortunatamente una rarità, però è un’età giusta in cui cominciare a fare una prevenzione, che può essere una prevenzione primaria, quindi caratterizzata da corretti stili di vita e una prevenzione secondaria caratterizzata dall’inizio di alcuni esami per poter fare la diagnosi precoce. Tra i 40 e 50 anni nella donna si osserva il primo aumento dell’incidenza dei tumori femminili, anche se il vero e proprio picco si avverte dopo i 50 anni, questa è una fascia di età molto delicata che le ultime linee guide, soprattutto quelle per la prevenzione del tumore al seno indicano come fascia “a rischio” per l’insorgenza di alcuni tipi di tumore. “Tra i 50 e i 60 abbiamo il picco dei tumori femminili e in questo caso possiamo fare molta prevenzione e la Regione, insieme alle Asl, si sono sviluppate per poter cominciare a fare una prevenzione molto importante. Perché è una fascia così a rischio? Tra i 50 e i 60 anni di età la donna entra in un periodo che si chiama menopausa, e si ha un cambiamento importante per il corpo femminile, un cambiamento che deve essere sempre seguito da un medico. La perdita degli ormoni femminili e quindi del periodo fertile espone le donne a un maggior rischio di tumore. Se ho superato i 60 anni posso fare prevenzione? Nessuno dopo i 60 anni è anziano, le 60 enni di oggi sono donne attive, belle intraprendenti e piene di vita e le misure di prevenzione femminile si stanno estendendo anche alle donne che hanno superato i 70 anni. Ma la diagnosi precoce in queste fasce di età come si fa? Si fa innanzitutto con due test importanti: il pap test e la mammografia che rimangono gli strumenti indispensabili per fare una diagnosi precoce”.

I tumori femminili possono essere divisi in varie categorie. “Il tumore alla mammella è un tumore molto diffuso – prosegue il Dottor Zaccagnino – colpisce una donna su 8, in Italia ogni anno vengono diagnosticati circa 50 mila casi, ma nonostante l’aumento dell’incidenza per fortuna oggi il tasso di mortalità si abbassa, grazie alla comparsa dei progetti di screening mammografico e della diagnosi precoce. Gli screening coinvolgono le donne dai 50 ai 74 anni nella Regione Lazio, sono sovvenzionati dalla regione e vengono erogati dalle Asl. La prima mammografia va comunque fatta all’età di 40 anni, e può essere eseguita con una prenotazione attraverso l’impegnativa del medico curante. Il ruolo importante della mammografia è quello di fare una diagnosi quando ancora il tumore ancora non è palpabile e non è avvertito dalla donna. Quali sono i fattori di rischio per quanto riguarda l’incidenza del tumore al seno? Possono essere molteplici, solo una piccola parte è rappresentata dai tumori cosiddetti ereditari, il resto dei tumori è quasi sempre correlato per una donna di un paese industrializzato, a stili di vita dannosi, ad esempio diete ricche di grassi animali, fumo e vita sedentaria. Esistono poi dei fattori che sono legati alla vita riproduttiva che hanno un ruolo protettivo, ossia una donna che ha la prima mestruazione tardiva, e una menopausa precoce oppure che ha una gravidanza in età giovanile è più protetta così come l’allattamento al seno, secondo recenti studi ha una azione protettiva. Ma la vera diagnosi la fanno le donne, devono imparare a conoscere il proprio corpo, e imparando a rivolgersi al medico per qualsiasi disturbo non comune a carico della mammella”.

“Il tumore all’ovaio – prosegue – occupa il nono posto tra i tumori più frequentemente diagnosticati e in Italia ogni anno vengono fatti più di 5mila di diagnosi di questo tipo di tumore. E’ un tumore che colpisce solo le ovaie, quindi gli organi riproduttivi della donna, e colpisce circa una donna su 100. Questo tipo di tumore è raro nelle donne giovani, ma ha una elevata incidenza dopo i 60 anni. La diagnosi precoce tuttavia è molto difficile , per questo è importante oltre a seguire una sana alimentazione, sottoporsi annualmente a visita ginecologica. Il tumore della cervice uterina è un tumore che fortunatamente grazie alle vaccinazioni stiamo debellando. Perché è importante la vaccinazione? La causa principale del tumore alla cervice uterina è causata dal virus del papilloma, HPV che si contrae per lo più per via sessuale, quindi la vaccinazione permette di ridurre notevolmente l’incidenza di questo tipo di tumore. Se non si è fatto il vaccino, è importante sottoporsi al pap test di screening. Per il tumore del collo uterino il pap test è lo strumento più efficace per la prevenzione, e la vaccinazione permette di contrastare il tumore. Il pap test si fa dai 25 anni di età (o dall’inizio dei rapporti sessuali) fino ai 65 anni di età anche se non si hanno più rapporti sessuali. Il tumore dell’endometrio di colloca al sesto posto più frequentemente diagnosticato, è molto comune nelle donne dopo il 60 anni, in questo caso sottoporsi annualmente a una visita ginecologica ed eventualmente ad una ecografia può ridurre tantissimo l’incidenza di questo tipo di tumore”.

Quindi concludendo: cosa deve fare una donna per poter star bene? “Innanzitutto – conclude il Dottor Zaccagnino – deve vivere bene, assicurarsi uno stile di vita sano e corretto e procedere a controlli annuali periodici. Per poter prevenire bisogna cominciare da noi stessi quindi fare una corretta prevenzione primaria, buona alimentazione e attività fisica. Per portare a conoscenza le donne sull’importanza della prevenzione, si sono svolte le giornate della salute a Santa Marinella e Ladispoli, e il prossimo 1 giugno, si svolgerà la Giornata della Salute a Civitavecchia”.

Seguirà nel prossimo approfondimento una intervista al Dott. Benedetti sulla cura del tumore al seno.