La Asl Roma 4 attraverso il percorso nascita sostiene l’allattamento al seno

CIVITAVECCHIA – L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) raccomanda l’allattamento al seno in maniera esclusiva fino al compimento del 6° mese di vita. Le indicazioni non finiscono qui, successivamente il latte materno è consigliato come alimento complementare fino al compimento dei due anni di vita del bambino, e comunque, finché mamma e bambino lo desiderano.

L’allattamento al seno ha molti aspetti positivi:

– rafforza e consolida il legame del neonato con la mamma
– fornisce al neonato un’alimentazione completa, ricca di complementi nutrizionali
-protegge il neonato dalle infezioni, anche grazie al ruolo svolto dal colostro
-porta comprovati benefici alla salute della mamma

Accade spesso però che le neo mamme trovino delle difficoltà nell’avvio dell’allattamento, difficoltà che possono diventare ostacoli insormontabili influenzati dallo stress psicologico a cui è sottoposta la mamma dopo il parto. E’ fondamentale quindi che il SSN sostenga le mamme nell’avviare l’allattamento, e nel sostenerle risolvendo quelle difficoltà che possono compromettere il percorso. Il percorso nascita attivo presso l’Ospedale San Paolo di Civitavecchia, e presso i consultori della Asl, favorisce il sostegno alle mamme in questo delicato passaggio. Offrire a mamma e bambino un travaglio/parto naturale sereno e in totale sicurezza, è uno degli obiettivi principali del reparto di Maternità del San Paolo.

Nelle prime ore dal parto si stabilisce un legame speciale tra madre e bambino con cui è bene interferire il meno possibile

Il mezzo più semplice ed efficace per creare un legame stabile e positivo tra i genitori e il figlio – spiegano dalla Asl Roma4 – è quello di mettere il neonato nelle braccia della mamma, in contatto pelle-pelle nelle due ore successive al parto, senza attuare nessuna separazione se il loro stato di salute lo permette. Il bambino e la mamma potranno pertanto sviluppare quel legame istintivo e meraviglioso, che permetterà al piccolo di trovare e attaccarsi subito al seno, per avviare l’allattamento nel migliore dei modi. L’accompagnamento e il sostegno in questo delicato momento, viene seguito dall’ostetrica del San Paolo che instaura con la mamma e il papà un rapporto ‘One to one’ garantendo in questo modo serenità al nucleo familiare durante il travaglio e il parto. Se le condizioni di salute di mamma e bambino permetteranno il parto naturale, la nuova famiglia vivrà sicuramente un’esperienza meravigliosa, la nascita è il miracolo della vita, e va celebrata e non temuta come una esperienza di dolore. Fondamentale è anche l’accompagnamento svolto dai consultori aziendali, prima e dopo la nascita del bambino. Un sostegno non solo pratico, ma anche psicologico, perché è risaputo che ogni mamma, quando arriva il momento di partorire ha paura, paura del dolore, paura di non avere la capacità di affrontare questo importante passo. E dopo, quanto è importante il sostegno nei primi mesi dopo la gravidanza? Le ostetriche sono disponibili nel sostegno all’allattamento, ed è possibile anche frequentare i gruppi di sostegno formati da altre mamme per condividere insieme l’esperienza dell’allattamento, sfatare dubbi e superare le paure”.

E’ doveroso ricordare l’adesione della Asl Roma 4 al protocollo Unicef Baby Pit Stop per il sostegno all’allattamento.

“Allattare al seno è naturale, salutare ed è anche un diritto”: ne parla esplicitamente l´art. 24 della Convenzione ONU sui diritti dell´infanzia e dell‘adolescenza, dedicato al diritto alla salute.

“L´allattamento rappresenta un beneficio a cui hanno diritto tutti i bambini senza alcuna discriminazione, perché è un´esperienza unica, che fornisce l´alimentazione completa contribuendo al loro pieno sviluppo e alla loro sana crescita. È ampiamente provato che allattare al seno riduce i tassi di morbilità e mortalità infantile, riduce l´incidenza e la gravità delle malattie infettive e dà alla maggior parte delle donne un senso di soddisfazione e di pieno contatto con il proprio figlio.”(cit. dal sito Unicef Italia)