Finalmente il nuovo Centro trasfusionale, non senza polemiche…

CIVITAVECCHIA – Grande inaugurazione davanti alle autorità di Regione e Comune per il nuovo centro trasfusionale Mario Villotti, aperto questa sera e operativo in pochi giorni. Dopo ben cinque sedi diverse, finalmente una sede nuova, stabile e a norma per l’Avis di Civitavecchia, che potrà così continuare il suo preziosissimo lavoro “che migliora la qualità stessa dello stato”, come ha detto il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti. Dopo la benedizione del Vescovo e la visita del centro, fra cui anche della sala prelievi dotata di cinque postazioni, è stata scoperta la targa in ricordo della Senatrice Mafalda Molinari, instancabile benefattrice e donna di grande spessore, alla quale è stata dedicata una sala della nuova struttura.

“L’apertura di questo servizio – ha detto il direttore genarle dell’ASL RM F, il Dott. Giuseppe Quintavalle –rappresenta sicuramente un punto d’arrivo importante per la sanità cittadina. Ricordo ancora i discorsi sull’importanza della donazione fatti anni fa col Professor Pace e oggi, dopo diverso tempo, siamo finalmente riusciti ad offrire strutture efficienti e con ben tre funzionalità. La prima è ovviamente il centro trasfusionale, al quale abbiamo aggiunto però una nuova attività trasfusionale diretta dal Dott. Giorgio Arena (dove ci occuperemo in futuro di plasmaferesi) e il nuovo punto prelievi”.

centro trasfusionale sangue“Oggi Civitavecchia ha acquisito sicuramente una struttura all’avanguardia, invidiabile e potenzialmente inesauribile”, ha detto il presidente dell’Avis Fabio Lisiola, che ha tenuto a ringraziare i 2000 donatori Civitavecchiesi grazie ai quali ogni anno il nostro ospedale è rifornito di sangue.

Fra i festeggiamenti non è mancata però la nota amara del sindaco Cozzolino, che ha sottolineato come il centro trasfusionale civitavecchiese, seppur con nuovi locali, dipenda ancora dal San Filippo Neri di Roma, grazie al quale è stato salvato dalla chiusura nel 2014, ma che ne limita in qualche modo l’autonomia. Augurandosi che presto il problema venga risolto, il primo cittadino ha quindi passato la parola al presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti che si è detto felicissimo di questa inaugurazione. “Vogliamo alzare la qualità del servizio sanitario in tutti gli spazi del Lazio – ha aggiunto in conclusione Zingaretti – e per questo torneremo ad inaugurare nuovi reparti, ma per farlo dobbiamo unirci perché è solo tutti insieme che abbiamo vinto un’importante battaglia. L’incubo del commissariamento si sta infatti chiudendo e dopo 10 anni possiamo finalmente dire che il Lazio ha un bilancio della sanità in attivo. Questo vuol dire nuove assunzioni, meno precari e più strutture, ma non dobbiamo permettere mai più che la nostra sanità sprofondi in basso a causa di malaffare, corruzione e favoritismi”.

 

Lorenzo Piroli