Un tampone può salvarti

Il tampione potrebbe diventare uno strumento per la rilevazione del cancro tra le donne. Infatti, secondo il ginecologo americano Jamie Bakkum-Gamez, che, con il suo team, ha raccolto il Dna tumorale presente sui rilievi clinici, il cancro dell’endometrio potrebbe essere rilevato attraverso questa protezione intima. Fino ad ora, il modo migliore per rilevare questo tipo di cancro, che una volta raggiunto il rivestimento dell’utero, era attraverso una biopsia ed ecografia transvaginale. Lo specialista della Mayo clinic spiega, in un comunicato stampa, che uno studio del 2004 aveva dimostrato che le donne con il cancro dell’endometrio avevano lasciato tracce sui tamponi. Ma con grande rammarico nessuno ha pensato di migliorare le tecniche di proiezione. Con il suo team, c’è riuscito. Ha raccolto e isolato il tumore del Dna da campioni raccolti dai tamponi di 38 donne con il cancro dell’endometrio e di 28 donne sane. Il tampone utilizzato da donne con cancro hanno rivelato la presenza di metilazione, un “marker” biochimico del cancro. E’ stato recuperato in 9 geni su dodici. “Ma il dato più interessante – sottolinea Giovanni D’Agata, presidente dello ‘Sportello dei Diritti’ – è che questo risultato è identico a quello ottenuto attraverso prelievi effettuati con interventi ginecologici invasivi e sgradevoli (spazzolatura dell’endometrio)”.