Il Prof.Gaetano Esposito, Chirurgo Plastico ed Estetico, ci parla della riduzione mammaria

Il Prof.Gaetano Esposito, Chirurgo Plastico ed Estetico, Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, Dirigente di Chirurgia Plastica dell’Ospedale ‘S.Eugenio’ di ROMA ci spiega in cosa consiste la mastoplastica riduttiva del seno, illustrandoci esaustivamente modalità e benefici dell’intervento

La riduzione mammaria (intervento di mastoplastica riduttiva)  è finalizzata ad un duplice obiettivo: uno di natura estetica, vale a dire di riduzione e rimodellamento del seno, spesso spoporzionato; l’altro attinente più prettamente al benessere fisico dovuto ad un allegerimento del carico a cui sono sottoposti il collo, la parte superiore della colonna vertebrale e le mammelle stesse.

Si tratta di un intervento chirurgico, consistente nella rimozione della cute del seno e dei tessuti sottostanti, rimodellamento dei rimanenti con conseguente innalzamento dell’areola, della durata di circa 3 ore eseguito in anestesia generale che richiede non più di 3 giorni di ospedalizzazione.

Eseguito l’intervento generalmente dopo un paio di settimane è possibile riprendere a pieno regime attività lavorative e sociali e limitatamente dopo 5-6 giorni, salvo il caso in cui l’impiego lavorativo della paziente non comporti sforzi da sollevamento o spinta, eventualità che implica un periodo di convalescenza evidentemente più lungo.

Nelle prime due settimane la paziente dovrà astenersi dall’attività sessuale e dalla guida. Per quanto riguarda eventuali pratiche sportive occorrerà aspettare tre settimane per quelle meno intense come danza, joga, jogging, mentre per quelle più intense (sci, tennis, calcio, basket, vela, nuoto, pesca subacquea) è bene sospenderle per un mese circa.

L’intervento comunemente comporta solo di rado un dolore intenso; più di frequente si prova un senso di fastidio alleviato comunque dagli analgesici prescritti. Il gonfiore in genere è di entità modesta e tende a diminuire dopo 3-4 giorni dall’intervento sebbene possa persistere in alcuni casi e comunque in misura lieve per alcune settimane.

Le cicatrici, che comunque non interessano la parte al di sopra dell’areola,  tendono ad essere veno visibili con il passare tempo.  In alcuni casi, ma non di frequente, puo’ rendersi necessaria una revisione delle cicatrici, eseguita in anestesia locale, per un risultato estetico ottimale.

E’ bene chiariche che la paziente che si sarà sottoposta a mastoplatica riduttiva dovrà astenersi dall’allattamento pena la vanificazione dei risultati conseguiti a causa dell’ingrossamento mammellare che l’allatamento comporta.
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