Tvs, appello dei lavoratori: “La convenzione con l’Enel va rispettata”

CIVITAVECCHIA – Lettera appello dei lavoratori di Torre Valdaliga Sud alle istituzioni contro l’accordo sottoscritto tra sindacati e Tirreno Power sull’esubero dei dipendenti. In una missiva indirizzata al Sindaco Antonio Cozzolino, alle deputate del territorio Marta Grande e Marietta Tidei, ai consiglieri regionali Devid Porrello e Gino De Paolis, ai sindacati territoriali Cgil, Cisl, Uil e Ugl e a quelli nazionali di categoria, i lavoratori si dicono estremamente preoccupati per il loro futuro e per la scarse tutele previste dall’accordo, rilanciando il rispetto della convenzione sottoscritta tra Comune ed Enel che prevedeva il riassorbimento da parte dell’ente elettrico del personale in esubero a Tvs e chiedendo di attivarsi per l’effettiva applicazione di quanto previsto da quell’intesa. Di seguito il testo integrale della lettera.

Come ben saprete in data 02/12/2016 è stato stipulato un accordo tra le OO.SS e la Tirreno Power per la gestione dei lavoratori in esubero, poi ratificato presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in data 14 dello stesso mese.
L’accordo, per i lavoratori di Civitavecchia prevede una serie di strumenti ed iniziative che sono già in applicazione: cassa Integrazione Straordinaria fino al 31/12/2017; licenziamento collettivo tramite mobilità volontaria e in seguito obbligatoria; iniziative a supporto di ricollocazione.
All’interno del documento, pieno di buoni propositi al fine di rendere meno drammatica una situazione dovuta più ad una cattiva gestione della Società che alla crisi del settore, nel capitolo dedicato alle iniziative a supporto di ricollocazione si parla di autoimprenditorialità, formazione ed outplacement, job posting azionisti, proposte volte a ricoprire “posizioni congrue” in società esterne e inoltre un richiamo alla solidarietà di settore in discussione nel rinnovo contrattuale.
Purtroppo non è stato preso in minima considerazione quanto previsto per i lavoratori di Civitavecchia nella Convenzione tra Comune ed Enel, stipulato in occasione della riconversione a carbone della vicina centrale Enel di Torrevaldaliga Nord come risarcimento verso la città, al punto 6.6 dove Enel si impegnava a favorire manodopera locale con particolare riferimento al personale della Centrale di Torrevaldaliga Sud che dovesse essere in esubero.
Questo particolare è stato successivamente sottoscritto con specifico verbale d’accordo in sede di Presidenza del Consiglio dal Comune, l’Enel, la Tirreno Power, la Regione Lazio e dalle OO.SS. Nazionali e territoriali di categoria, con prot.64/E il 17/02/2004.
I lavoratori del sito di Torrevaldaliga Sud non ritengono assolutamente soddisfacente l’accordo sottoscritto in data 02/12/2016, apprezzando comunque lo sforzo fatto dalle Istituzioni, e chiedono ai destinatari della presente di attivarsi immediatamente per l’apertura del Tavolo Ministeriale con la presenza anche di Enel S.p.A. per l’attuazione di quanto previsto in convenzione.
Riteniamo che questo anno di ulteriore sofferenza dovuto alla CIGS debba servire per risolvere la più che precaria situazione lavorativa di molti di noi, poiché nonostante i buoni intenti scritti nell’ultimo accordo di gestione degli esuberi, siamo perfettamente coscienti che a fine 2017 non tutti i lavoratori avranno avuto modo di reinserirsi nell’ambito lavorativo ritrovandosi disoccupati ad un età media di 50 anni.
Sappiamo che con la giusta volontà politica e sindacale si può arrivare ad un accordo dove Enel S.p.A. e Tirreno Power rispettando gli impegni, possano dare una positiva risoluzione a questa drammatica vicenda e pretendiamo da parte di tutti il massimo rispetto ed impegno al fine di concluderla positivamente prima della scadenza della CIGS prevista per dicembre 2017.
Il nostro è il primo caso nazionale di licenziamenti di ex dipendenti Enel e tutte le Istituzioni interessate hanno il dovere di dare risposte per il proseguo dell’attività lavorativa di chi è stato vittima della scellerata svendita del parco di produzione elettrica nazionale, un affare che ha colpito duramente l’occupazione e la qualità del servizio a favore degli interessi dei privati.

Le lavoratrici ed i lavoratori della Centrale Tirreno Power Torrevaldaliga Sud