Tirreno Power, da azienda e Governo nessuna soluzione

ROMA – Si è svolto ieri pomeriggio al MISE il previsto incontro tra Governo, Tirreno Power e Sindacati. Alla riunione erano presenti le Segreterie Nazionali di FILCTEM, FLAEI e ULTEC, il Vice Ministro Bellanova (insieme al Responsabile delle Aree di crisi dott. Castano), e il Direttore Generale di Tirreno Power. Ad inizio incontro l’Azienda è stata invitata a fare il punto della situazione venutasi a determinare dopo la rinuncia all’investimento sul sito di Vado Ligure e ad illustrare soluzioni alternative utili al reimpiego del personale ora eccedente.
“Purtroppo – riferiscono i sindacati in una nota congiunta – si è palesata tutta l’inconsistenza del progetto. Gli stessi vertici del Ministero hanno valutato negativamente il Piano Industriale e chiesto esplicitamente all’azienda di riproporlo in maniera più dettagliata, fornendo elementi più concreti. Nessuno nega all’Azienda le difficoltà dovute al sequestro degli impianti a carbone ma va ricordato, tanto a Tirreno Power quanto agli Azionisti (Engie che ha dato disponibilità ad un incontro e Sorgenia che, al contrario, guarda distrattamente questa crisi), che il Settore elettrico ha sostenuto negli anni scorsi, a tutti coloro che hanno investito, ritorni economici notevoli”.
Le OO.SS. hanno ribadito il proprio giudizio negativo sul Piano aziendale e proposto al Vice Ministro di affrontare la problematica di Tirreno Power individuando strumenti che siano utili alla gestione della crisi dell’intero comparto termoelettrico.
L’On. Bellanova – che in una nota ha espresso parere positivo sull’incontro di ieri – ha dichiarato che la situazione di Tirreno Power “va affrontata nella sua specificità, attraverso approfondimenti sia sul Piano Industriale che sull’uso degli ammortizzatori sociali, da usare a valle del periodo di Solidarietà”, pur confermando la disponibilità a convocare il Tavolo di crisi sul termoelettrico, da noi auspicato da tempo, in tempi ragionevolmente brevi.
Nelle prossime due settimane, quindi, saranno effettuati approfondimenti “tecnici”, fra i Ministeri dello Sviluppo Economico e del Lavoro e istituzioni locali, per capire, all’interno delle nuove regole riguardanti gli ammortizzatori sociali, quali percorsi si possono intraprendere al fine di evitare i licenziamenti.
“Come detto – proseguono i sindacati – le OO.SS. non possono ritenersi soddisfatte per le mancate risposte del Governo e dell’Azienda, e tuttavia sottolineano positivamente come il confronto tra le Parti prosegua con l’intento di trovare soluzioni adeguate. Per questo motivo saranno proclamate ulteriori azioni di lotta in Tirreno Power (siamo in attesa di fissare il prossimo incontro con il MISE che dovrebbe tenersi tra il 27 e 29 luglio), azioni che potrebbero coinvolgere, successivamente, anche il Personale di Sorgenia ed Engie e dell’intero settore; per i Lavoratori la Solidarietà è un valore insostituibile e i destini dei Lavoratori di un Gruppo debbono essere sostenuti da tutti”.
Nei prossimi giorni sarà convocata la Delegazione trattante che dovrà analizzare quanto emerso dall’incontro di ieri e lavorare alla proposta sindacale da sottoporre all’azienda per la salvaguardia occupazionale di tutto il personale coinvolto da questa pesantissima crisi.