Riccetti a Lucernoni: “Non accetto lezioni da chi usa l’arroganza”

CIVITAVECCHIA – Non si fa attendere l’altrettanto dura replica del Presidente del Consiglio comunale Alessandra Riccetti al Vice Sindaco Daniela Lucernoni, che l’aveva accusata di atteggiamento autoritario per aver spostato un corso sulla sicurezza dei dipendenti comunali dall’Aula Cutuli all’Aula Calamatta, impedendo in questo modo, a suo avviso, la partecipazione a due dipendenti diversamente abili.
“Non accetto lezioni di educazione da chi ha dimostrato chiaramente di ritenere il ruolo politico e l’uso dell’arroganza più importanti del semplice buonsenso e della normale razionalità – la sua risposta – Piombare nell’ufficio del presidente del consiglio comunale e usare metodi a dir poco incivili per rappresentare un problema inesistente, dal momento che si era già giunti ad un accordo sulla delocalizzazione del corso, per poi coinvolgere gli organi di informazione, è l’ultimo atto di ammissione di un’incapacità politica e amministrativa che purtroppo caratterizza certe figure piovute dal nulla, ricche di ambizioni, ma lontane anni luce dai reali problemi della gente, perfettamente in grado di contribuire a rendere impopolare un’amministrazione dalle basi solide, eletta su criteri di trasparenza e partecipazione. Ritengo siano tante le cose per le quali la vicesindaco dovrebbe scusarsi e non soltanto con gli organizzatori di quel corso, ma con l’intera Città, ma avremo modo di chiarire su questo punto. Nessuno, a parte la vicesindaco, ha trovato nulla da ridire questa mattina quando, per esigenze pratiche, ho semplicemente proposto di spostare 30 persone in un’aula più grande, lasciando 8 consiglieri in quella più piccola, seguendo dei banali ragionamenti logici dei quali, a quanto pare, la vicesindaco è convinta di poter fare a meno nello svolgimento del suo ruolo e i risultati alla fine sono quelli che sono. Montare poi un caso simile, sfruttando la presenza al corso di persone impossibilitate a raggiungere l’aula Calamatta (alla mia specifica domanda gli organizzatori del corso hanno risposto che oggi non ce ne sarebbero state, lo trovo di una indecenza inqualificabile)”.
“Daniela Lucernoni può stare tranquilla – conclude la Riccetti – subdoli mezzucci e ripicche di questo tipo non mi fermeranno. Continuerò a battermi al fianco dei cittadini nelle varie vertenze presenti sul territorio, fregandomene altamente dei lupi travestiti da agnelli che hanno mire ed obiettivi completamente diversi dagli interessi della collettività. Di una sola cosa sono contenta, sentire pronunciare alla vicesindaco la parola ‘scusa’. Le suggerisco di utilizzarla più spesso, chissà che la città e i tanti bisognosi che spesso trovano chiusa la sua porta di assessore ai Servizi Sociali non comincino a reputarla più umana, sensibile e perché no adatta al ruolo che ricopre. A proposito: cominci intanto a definire ‘diversamente abili’ coloro che maldestramente e superficialmente chiama ‘disabili’. Non è una questione di lessico, ma di sensibilità. Attitudine della quale nel vicesindaco si fatica a trovare traccia”.