“Per riparare i danni creati da Forza Italia non bastano dieci anni”

CIVITAVECCHIA – È risaputo che la città ha dei grossi problemi finanziari, le ragioni sono in larga parte da trovare negli anni in cui Forza Italia era maggioranza al comune, se non altro perché hanno governato per la maggior parte del tempo (3 anni e mezzo con De Sio, 5 con Moscherini).
Ma per maggiore chiarezza facciamo due conti: quest’anno i derivati ci costeranno 2,7 milioni di euro (per un totale da restituire di circa 33 milioni di euro), 3,5 milioni per il fondo di debiti di dubbia esigibilità, 2,4 milioni di debiti fuori bilancio in gran parte legati alle amministrazioni di centro destra e 1,3 milioni di euro derivanti dal riaccertamento straordinario dei residui (crediti e debiti delle annualità precedenti) che pagheremo pure per i prossimi trent’anni.
Grazie alle amministrazioni di centro-destra per questi motivi quest’anno è stato necessario reperire per il bilancio dieci milioni di euro in più di quello che sarebbe stato necessario, senza considerare i debiti generati da HCS a causa delle assunzioni scellerate effettuate durante l’amministrazione di Moscherini; ed è paradossale, ma anche molto furbo, che oggi Forza Italia continui a ribadire che è inutile guardare al passato, perché questo passato solo quest’anno ci costa più di dieci milioni di euro da reperire in bilancio e una difficile gestione delle partecipate sull’orlo del fallimento.
Stiamo cercando di salvare il comune dal dissesto, non solo attraverso l’inasprimento della pressione fiscale, ma soprattutto attraverso una serie importante di risparmi (14 milioni di euro nel solo 2014, corrispondenti al 20% del totale), l’accordo decennale con l’autorità portuale e il fondo immobiliare; Civitavecchia paga soprattutto la gestione delle amministrazioni di centro-destra pertanto, se Forza Italia volesse bene a questa città, toglierebbe il disturbo (cosa che ha già fatto in consiglio comunale) per almeno una decina di anni, un tempo neanche lontanamente sufficiente a riparare ai danni che ha creato.
D’altronde dal partito che ha partecipato alle ultime elezioni comunali al motto “nè con Tidei nè con Moscherini” per poi riaccogliere il figliol prodigo come responsabile nazionale della portualità del partito, o da chi prendeva come riferimento regionale e portava in città l’arrestato in Mafia Capitale Luca Gramazio, o da chi ha speso in maniera misteriosa 10 milioni di euro per un mercato che alla prima pioggia fa acqua da tutte le parti, sappiamo che non possiamo aspettarci coerenza e pudore.

Movimento 5 Stelle Civitavecchia