“La vera scelta rivoluzionaria ad Ostia è Don Franco”

CIVITAVECCHIA – Elezioni di un Dio minore, ci vorrebbero far credere, quelle del X Municipio di Ostia. Grande astensionismo, questo è vero, segno di malessere. Hanno votato circa 65.000 elettori su 185.000 aventi diritto. Il 36,1%. Due donne si contenderanno il ballottaggio. Una del 5 stelle, che comunque ha una flessione, l’altra a capo di formazioni che fanno riferimento alla destra. Ma la novità che rileva tutta la stampa nazionale e non, è la forte crescita di Casa Pound, 7,6% più un paio di liste collegate arriva al 9%. Secondo noi, niente di tutto ciò. Che il movimento di estrema destra sia cresciuto rispetto alle precedenti elezioni, non c’è dubbio. Ma che così non sarebbe potuto essere, pompati dalla campagna dei migranti ladri, stupratori, usurpatori del lavoro degli italiani, 35 euro al giorno, a chi? ai migranti, e tutto il vecchio e becero armamentario della propaganda fascista, è stato anche poco. Il seme della paura deve essere piantato e poi innaffiato e fatto crescere con l’acqua dell’odio. Solo così si può giustificare la parola d’ordine che già ad arte viene fatta circolare, che poi è la stessa di sempre. Bisogna fare fronte comune contro la destra revanscista, bisogna fare l’alleanza con il PD, bisogna rifare il centro/sinistra unito. Il famoso voto utile. Ancora.
La novità è un altra invece e non ne parla nessuno. E’ Don Franco De Donno. Ex vice parroco della comunità di S. Monica, una delle sei parrocchie del territorio di Ostia. Don Franco è stato insultato e minacciato dai nostri paladini di Casa Pound, che non ci stancheremo mai di dirlo, hanno legami di amicizia con il clan Spada, soggetti condannati per minacce e violenze coll’aggravante del metodo mafioso. Quelli stessi che, l’altro giorno, abbiamo visto all’opera con il giornalista della RAI.
Don Franco sono 36 anni che vive ad Ostia. Ha lavorato con la Caritas, in contatto con i più deboli e gli ultimi. “Questo impegno per me vuol dire allargare l’orizzonte del servizio da parrocchiale a politico. La politica è servizio, non potere”. Nel suo programma ci sono tossicodipendenti, prostitute, immigrati, la lotta al racket e all’usura, il lavoro con i suoi diritti erosi dal neoliberismo e il sociale. “La mafia riempie un vuoto soprattutto nel lavoro, la risposta sta nella cittadinanza attiva che deve tornare ad essere protagonista”. Don Franco è l’ultimo di una lista di sacerdoti che si impegnano per gli ultimi e i diseredati. Sta in buona compagnia. Don Milani, Don Gallo, Don Diana ucciso dalla camorra,i fratelli Cardenal, ministri della rivoluzione Sandinista, il Vescovo Romero ucciso dagli squadroni della morte in Salvador, e i tanti preti di strada che lottano ogni giorno per il riscatto dell’Umanità diseredata. Questi sono i preti che ci piacciono. Don Franco con la sua lista “Laboratorio Civico X “, ha ottenuto l’8,64 %, è il leader amato dalla sua comunità fondata sulla solidarietà, fratellanza e il mutuo soccorso.
Facciamo tanti auguri di buon lavoro a Don Franco e aderiamo alla manifestazione di Ostia contro le mafie, indetta per sabato 11 novembre dal Laboratorio Civico X.

Comitato Alleanza popolare per la democrazia e l’uguaglianza Civitavecchia