Il Consiglio metropolitano boccia il forno crematorio e scatena di nuovo lo scontro politico

CIVITAVECCHIA – Il consiglio metropolitano boccia il forno crematorio di Civitavecchia e divampa nuovamente lo scontro politico. La mozione presentata nell’assise di Roma dal consigliere Alessandro Priori e promossa da La Svolta, con la quale si chiedeva di sospendere la conferenza dei servizi sull’impianto, è passata infatti con largo consenso  e i soli voti contrari dei rappresentanti a cinque stelle, tra cui il consigliere locale Matteo Manunta.

“Politicamente – spiega Massimiliano Grasso – la mozione riafferma anche che a Civitavecchia devono esprimersi i cittadini e dire se vogliono o meno un impianto non al servizio della comunità locale e di quelle limitrofe, ma una nuova servitù al servizio di Roma e dell’alto Lazio. Anche i consiglieri Alessio Pascucci e Federico Ascani sono intervenuti a sostegno della mozione evidenziando come il territorio dal punto di vista ambientale non possa sopportare altri impianti inquinanti. Il voto di Città Metropolitana evidenzia una volta di più la presa in giro nei confronti della città da parte del sindaco Cozzolino e della sua maggioranza, che hanno voluto il forno e hanno fatto di tutto per impedire il referendum e alla popolazione di esprimersi”.

Immediata la presa di posizione del locale Comitato per il referendum, per voce del suo presidente Mario Michele Pascale: “Per fortuna a Roma ha regnato il buonsenso ed è stato dato un esempio di forte attenzione per il territorio. Ora il consiglio comunale deve dare la possibilità ai cittadini di decidere. Rammento che il consiglio comunale cittadino deve ancora discutere il parere negativo della commissione tecnica sul referendum. I nostri consiglieri possono farla propria, negando il diritto di ognuno di noi a decidere sula propria salute, o dare il via libera alla consultazione popolare, garantendo la democrazia. All’interno del consiglio comunale ognuno si dovrà assumere le proprie responsabilità”.

Commenti anche da Forza Italia, secondo cui “le contraddizioni del Movimento 5 Stelle alla civitavecchiese vengono fuori anche in Consiglio Metropolitano”. “La mozione sul forno crematorio – affermano dal Coordinamento cittadino – ha fatto registrare una battuta d’arresto che, se era per certi versi attesa, rappresenta per come è arrivata una sonora bocciatura politica dell’operato della locale giunta grillina. Ora la conferenza di servizi dovrebbe essere bloccata: vedremo cosa accadrà, anche se il rappresentante civitavecchiese dei 5 stelle nel Consiglio Metropolitano dà a vedere di non temere nulla. Forse perché conta che il ‘direttorio’ e lo staff della Casaleggio Associati non intendono occuparsi di Civitavecchia per non svelare non solo i danni apportati al territorio, ma soprattutto la profonda incoerenza dei loro portacolori. Infatti, come Forza Italia ha da subito evidenziato, il M5S più volte a livello nazionale ha combattuto contro progetti del tutto analoghi a quello che invece Cozzolino e i suoi consiglieri superstiti si ostinano a portare avanti. Noi crediamo che, al di là del comportamento da pesce in barile che si sta registrando, presto i proprietari del marchio dovranno togliere la bandierina a cinque stelle dalle mani del sindaco”.

Ma chiamato in causa Manunta risponde per le rime, definendo la mozione approvata “palesemente invotabile, dal puro intento politico, scritta male e che non porterà a niente, se non a poter dire artatamente che il Movimento 5 Stelle è contro l’ambiente”. “Niente di più falso, ovviamente – dichiara – Tale mozione è talmente contraddittoria che impegna la sindaca prima a sospendere la conferenza dei servizi e poi chiede l’apposizione di prescrizioni al realizzando forno crematorio, cosa impossibile in caso di sospensione della conferenza dei servizi, luogo dove queste vengono sancite. Come Movimento 5 Stelle in aula abbiamo spiegato che è impossibile sospendere la conferenza dei servizi indetta da un altro ente, il Comune di Civitavecchia, e che anzi questa è una garanzia per il territorio di Civitavecchia perchè è quello il luogo dove il Sindaco, responsabile della salute del territorio, e la Città Metropolitana, autorità competente per le emissioni in atmosfera, possono porre le dovute prescrizioni nel rispetto dell’ambiente e della salute. La mozione è comunque passata con i soli voti dell’opposizione, ad ulteriore conferma dell’assurdità della situazione delle aree metropolitane svuotate di soldi e poteri dalla finta abolizione delle Province che l’ex premier Renzi andava vantando”.