Ex Unilabor/Helyos, piccoli passi avanti ma la soluzione è ancora lontana

CIVITAVECCHIA – Qualche piccolo passo avanti, ma le distanze tra le parti sono ancora marcate e la vertenza va avanti. L’incontro di ieri tra Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Fiadel Cisal e la nuova l’azienda aggiudicataria dell’appalto del servizio di pulizie, portierato e accoglienza del comune di Civitavecchia, le OO.SS, svoltosi presso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro, ha confermato l’ancora difficile situazione per i lavoratori ex Unilabor/Helyos.
Le parti sono infatti ancora lontane dal trovare un accordo e le OO.SS. continuano a lottare per trovare la soluzione più conveniente per i 75 lavoratori occupati.
“Nella giornata odierna, dopo ulteriore confronto, siamo riusciti a effettuare una verifica corretta delle ore di servizio, e di quelle disponibili per sostituzioni, arrivando ad un totale di oltre 97.000 ore, riducendo i possibili tagli entro il 9% – spiegano i rispettivi segretari Fausto Quattrini, Efisio Silvano Corda e Alessandro Peris – C’è da fare quindi un ulteriore sforzo per mantenere parametri orari accettabili. Non riusciamo a capire l’atteggiamento di altri sindacati che continuano, per il mercato delle tessere sindacali, ad avere un comportamento non rispettoso della dignità dei lavoratori, gettando fango sulle nostre OO.SS. accusandole di non tutelare i lavoratori, mentre i bravi sono altri. Lo riteniamo estremamente grave. Questi prospettano ai lavoratori una scelta sulla decisione di firmare o no il contratto, perdendo il lavoro, per poi passare la palla ai legali ,che noi non pensiamo certo pensiamo possano recuperare le mancate assunzioni”.
“Le nostre OO.SS. – proseguono – sono state da sempre promotrici della tutela del lavoro, combattendo per mantenere fra i lavoratori quella solidarietà necessaria ad affrontare le difficoltà derivanti dai cambi di appalto, in cui ormai vige solo la garanzia occupazionale benché soggetta a continui ribassi dei servizi e delle risorse economiche a discapito di quella retribuita. Fare terrorismo psicologico in momenti difficili come questo è vergognoso. Denota la mancanza del rispetto necessario nei confronti dei lavoratori, a favore delle convenienze personali e politiche. Per questo noi ci impegneremo fino alla fine di questa vertenza per portare ai lavoratori il minore disagio possibile; sarà costante anche il controllo che effettueremo sull’operato della nuova società per i prossimi tre anni di appalto. Rimaniamo in attesa della decisione del comune – concludono – per capire se l’appalto avrà un posticipo alla data del 31 marzo”.