Esposto dei sindacati alla Asl: “Acquedotti cittadini in condizioni vergognose”

CIVITAVECCHIA – Cgil Fp, Cisl Fps e Usb hanno presentato un esposto alla Asl RmF chiedendo la verifica delle condizioni igienico-sanitarie degli acquedotti comunali. Attenzione rivolta in particolare all’impianto di Ponton De Rocchi, a quello di Santa Lucia, a quello di Via Ugo D’Ascia, all’impianto Filtri di Aurelia, a quello in località Poggio Elevato e infine alla Cisterna di Via A. Montanucci.
“Da circa tre mesi i sindacati inviavano diffide e richieste di incontro urgenti all’Amministrazione Comunale – spiega in una nota stampa dell’Usb pubblico impiego, Flavio Zeppa – perché con determina dirigenziale il dirigente Lavori Pubblici Ing. Carugno istituiva un nuovo turno di lavoro prendendo gli operai della manutenzione stradale e trasferendoli alla ormai esigua squadra di manutenzione e manovre degli acquedotti. Niente di male sull’immissione di operai in collaborazione con la vecchia squadra dell’acquedotti vista la urgente e fondamentale ripartizione dell’acqua alla città, ma fatto in quel modo è risultato veramente un provvedimento scandaloso e pericoloso per i lavoratori stessi, tanto che i sindacati chiedevano l’immediato annullamento di quel provvedimento fatto soltanto per garantire al dirigente la non interruzione del servizio”.
Zeppa contesta la determina, spiegando che “istituiva un nuovo turno di lavoro inviando i lavoratori della manutenzione stradale a far parte della squadra acquedotti senza un minimo di formazione professionale per le manovre di ripartizione delle acque; ordinava ai lavoratori di far parte del nuovo turno quando già in contemporanea facevano parte del servizio di Reperibilità, per la parte economica tali voci, cioè indennità di turno e reperibilità, gravano sul Fondo del Salario Accessorio 2015 che però l’Amministrazione Comunale non ha costituito da gennaio 2015 quindi in notevole ritardo per legge e non lo ha ripartito nei fond insieme obbligatoriamente alla RSU del comune e alle Organizzazioni Sindacali di categoria; risultato niente pagamento delle indennità ai lavoratori che però erano obbligati da ordini di servizio a eseguire le manovre”. Inoltre “le prescrizioni di sicurezza prevedono che in quei siti i lavoratori devono essere impiegati in numero di due, il Dirigente nella determina lo scrive ma poi in verità con ordine di servizio obbliga un solo lavoratore a eseguire tali manovre”. E ancora: “Le condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza sono vergognosamente scandalose e non si possono inviare lavoratori in quei siti essendo la loro sicurezza in forte rischio”.
“Dopo alcuni mesi – prosegue Zeppa – precisamente il 13 Agosto scorso in pieno periodo di ferie, viene finalmente convocata dal dirigente Carugno una riunione presso l’Assessorato Lavori Pubblici a cui partecipa anche l’Assessore Pantanelli e dove viene stilato un verbale; alle rimostranze dei consiglieri RSU il Dirigente prende atto e si riserva di valutare i provvedimenti rimandando ancora le soluzioni. Il Dirigente Carugno annulla l’istituzione del turno ma ancora a tutt’oggi tutto è ancora nella stessa situazione di prima”.
Da qui l’esposto dei sindacati che chiedono un intervento di verifica della situazione degli impianti e di registrare eventuali responsabilità nei confronti dell’Amministrazione.

Ai seguenti link la documentazione fotografica realizzata dai sindacati sulle condizioni degli impianti idrici cittadini:

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