Cozzolino: “I nodi vengono al pettine”. Grasso: “Sciacallaggio”

CIVITAVECCHIA – Inevitabile si infiamma subito la polemica dopo l’ordine di custodia cautelare nei confronti dell’ex Sindaco Gianni Moscherini e dell’ex Assessore Vincenzo De Francesco.
Il Sindaco Antonio Cozzolino, nel pomeriggio, ha commentato così la notizia: “Le indagini sono in corso (ma gli arresti sono ufficiali), è presto quindi per poter commentare con esattezza cosa sia successo. La notizia fa il paio con la lettera della Procura della Corte dei Conti, che chiama in causa sempre l’ex sindaco Moscherini e l’ex ‘supermanager’ Massimo Felice Lombardi, per l’allegra gestione delle società partecipate ed i notevoli danni causati all’ente. Per anni questa è stata la politica a Civitavecchia: gli anni in cui tutto sembrava consentito senza alcuna conseguenza per i malfattori. Oggi il vento sta cambiando e i nodi stanno venendo al pettine. Moscherini però non è un brutto ricordo del passato: mi sembra doveroso infatti ricordare che dopo aver perso le elezioni del 2012 è rimasto parte attiva della politica locale. Consigliere comunale di opposizione nei 18 mesi di amministrazione Tidei, vero e proprio ‘valore aggiunto’ del candidato sindaco Massimiliano Grasso e del suo schieramento alle ultime elezioni. Doveroso anche qui rinfrescare la memoria ai civitavecchiesi con un articolo di stampa apparso il 2 aprile 2014 sul quotidiano del direttore responsabile Massimiliano Grasso: http://www.civonline.it/…/grasso-cala-il-poker-la-squadra-s… Moscherini è stato in campagna elettorale uno degli assi della coalizione de ‘La Svolta’; è oggi il responsabile nazionale della portualità di Forza Italia ed è colui che ha amministrato negli anni in cui il Comune riceveva una pioggia di milioni di euro per la riconversione della centrale Enel. Questi sono i personaggi che hanno gestito i nostri soldi, i soldi che la collettività ricevette in cambio della nefasta accettazione della servitù energetica del carbone. Chi è stato a condurre le indagini ed arrivare all’arresto? La Guardia Forestale, quella che il governo Renzi sta smantellando nell’ottica di una folle spending review che taglia i servizi essenziali e mantiene i privilegi della casta. Ricordate civitavecchiesi – conclude Cozzolino – perchè si dice che ‘i politici non hanno memoria’. Noi semplici cittadini invece dobbiamo averla e più chiara che mai. Solo così potremo liberarci definitivamente da chi ha affossato la nostra splendida Civitavecchia”.
Chiamato in causa, replica immediatamente Massimiliano Grasso: “Cozzolino si distingue, come al solito, nel mantenimento di un alto profilo istituzionale grazie a un tentativo di sciacallaggio politico e umano. Cogliendo al volo ‘il rimbalzo della notizia in città’, come afferma in una sua nota, e pur essendo presto per commentare per sua stessa ammissione, associa il nome del consigliere comunale Massimiliano Grasso all’ex sindaco Moscherini nel tentativo di infangarlo, colpirlo politicamente e vendicarsi dell’azione di opposizione portata avanti dallo stesso. Inutile ricordare all’astioso Sindaco che Massimiliano Grasso fu scelto come candidato indipendente da un’ampia coalizione di liste civiche e associazioni e solo successivamente ad una consultazione tra i propri iscritti Fratelli d’Italia (partito in cui Moscherini militava al tempo) decise di supportarlo. Né che i rapporti tra i due sin dall’inizio furono tutt’altro che idilliaci tanto che si raffreddarono in piena campagna elettorale determinando per pochi voti il mancato accesso al ballottaggio di Grasso. Inutile ricordare al rancoroso Sindaco che in Italia, per fortuna, fino al terzo grado di giudizio si è innocenti e che, da garantisti convinti, crediamo che l’ex sindaco Moscherini abbia il diritto di dimostrare la sua estraneità ai fatti seguendo l’iter della giustizia ordinaria. La sua indole animosa purtroppo lo spinge in modo irrefrenabile a scagliarsi immediatamente contro i suoi avversari politici come uno scorpione che agita la sua coda velenosa nel tentativo di colpire chiunque gli si avvicini”. “È doveroso invece ricordare al velenoso Sindaco – prosegue Grasso – che tutti gli esponenti dell’opposizione, per primi, gli hanno espresso la solidarietà quando fu aggredito sotto la sua abitazione, che nessuno ha utilizzato come argomenti di battaglia politica la ‘questione Quarto’ o l’arresto del consigliere dei cinque stelle ad Alessandria, e che i tentativi di denigrazione e diffamazione creano un clima di violenza e delegittimazione reciproca che danneggia la città in primis dimostrando, se ce ne fosse bisogno, il suo scarso senso di responsabilità istituzionale. È vero, i nodi vengono al pettine, in una città alle prese con problemi gravi e insoluti (HCS, commercio in ginocchio, crisi occupazionale…) nonostante i proclami e le denunce pentastellate, balza agli occhi di tutti la pochezza e l’inadeguatezza di un Sindaco isterico e vendicativo che alimenta un clima di odio e contrapposizioni per nascondere la realtà di un consenso sempre più labile. Forse caro Sindaco – conclude l’esponente de La Svolta – ‘i politici non hanno memoria’ ma i semplici cittadini, in questo conveniamo con lei, siamo certi che la ricorderanno in negativo per l’equilibrio e la correttezza dimostrata”.