Centrodestra di nuovo a raccolta: “La città deve attrarre imprenditori”

CIVITAVECCHIA – Si è tenuto questa mattina, presso la sala congressi dell’hotel San Giorgio di Civitavecchia, l’incontro “La città che vogliamo”, una conferenza ad interventi liberi incentrati sulle tematiche cittadine più rilevanti, come ambiente, lavoro, turismo e cultura, organizzato da “La Svolta”.
Ad aprire il dibattito Massimiliano Grasso: “Siamo qui per la seconda edizione di questa iniziativa, con una prospettiva più ampia rispetto a quella dell’anno scorso. Il ‘vision 2030’ che si legge nella locandina è indice di come si voglia programmare il futuro a lungo termine della città, da un punto di vista urbanistico e dell’attrattività imprenditoriale, ma senza per questo dimenticare le emergenze attuali e quotidiane: guardare il futuro serve per poi poter affrontare le emergenze quotidiane con più preparazione.”
Tra le proposte ricevute, per quanto riguarda l’aspetto urbanistico ad intervenire è stato Brando Censasorte, l’architetto che ha realizzato il progetto per la riqualificazione del forte Michelangelo: “Le potenzialità di Civitavecchia sono ben maggiori di ciò che vediamo oggi, molte cose non vengono sfruttate adeguatamente: gli ingressi alla città ad esempio, che dovrebbero essere valorizzati, la possibile riqualificazione delle aree verdi o quelle architettoniche come il complesso dell’Italcementi”. Ha presentato poi una dettagliata lista di proposte attuabili al tessuto urbano, tra cui la costruzione di un parcheggio-giardino verticale nella zona della trincea e di un polo sportivo nella zona industriale.
È intervenuto poi Stefano Cenci, imprenditore responsabile della sede di Undindustria laziale, che si trova proprio qui a Civitavecchia, riguardo l’importanza di attuare la “Vision 2030”: “La vision è importantissima, ma va coniugata con la mission, che deve essere quella dello sviluppo economico e industriale. L’obbiettivo è quello di rendere gli aspetti sociali e culturali compatibili con lo sviluppo economico della città e delle piccole e medie imprese di cui Civitavecchia ha molto bisogno. Si deve scardinare il vecchio sistema delle conoscenze e delle amicizie per potere avere più possibilità di sviluppo”.
Sulla stessa linea gli interventi di Roberto D’ottavio, coordinatore locale di Forza Italia, Patrizio Loffarelli, direttore del Consorzio Autotrasportatori Civitavecchia, Tullio Nunzi, commissario di Confcommercio di Civitavecchia sul porto e sulla sua valorizzazione, sia a livello turistico ma soprattutto a livello commerciale, in quanto potrebbe diventare il maggiore porto per il rifornimento della città di Roma, mentre ad oggi così non è.
Tra le istituzioni presenti Alessandra Riccetti, presidente del Consiglio comunale, che si è complimentata con Grasso per la realizzazione di questo evento: “Ho sentito cose molto interessanti e mi trovo d’accordo: il mio sogno un domani è quello di vedere il litorale di Civitavecchia davvero valorizzato, come un museo a cielo aperto, in modo tale che quando le navi vengano dal porto possano riconoscere Civitavecchia per la sua bellezza artistica e non solo come il porto di Roma”.

Flavia Forestieri