Barbani: “Il forno crematorio? Colpa di Tidei”. Piendibene: “La solita accusa”

CIVITAVECCHIA – Claudio Barbani difende l’operato dell’Amministrazione comunale sul forno crematorio, addebitando la responsabilità dell’impianto all’allora giunta Tidei, e critica i comitati ostili al progetto accusandoli di non aver mai cercato il confronto con l’Amministrazione. Concetti esposti dal consigliere grillino in questa nota inviata alla stampa nella giornata odierna in cui ricostruisce la conferenza dei Capigruppo, alla quale ha partecipato in sostituzione del collega Emanuele La Rosa, lunedì scorso ha approfondito la controversa questione del forno.

“Ho sentito ripetersi nozioni che già conoscevo in quanto più volte ribadite sia in maggioranza sia in interventi pubblici – afferma Barbani – l’iter amministrativo seguito è stato sostanzialmente corretto fin dal 2012: erano presenti alcune imprecisioni ma niente che potesse esporre l’ente a richieste di risarcimento danni come spesso è capitato purtroppo in passato. Il consiglio non è stato defraudato della sua prerogativa in materia di forni crematori in quanto atti di consiglio sul forno risalgono addirittura al 1967 e si sono ripetuti nel 1977 e nel 1980. L’amministrazione Tidei ha dato seguito al piano regolatore cimiteriale ed ha avviato le pratiche per la costruzione del forno, con il famoso project financing dell’allora dirigente Mencarelli, e quando siamo arrivati noi il processo non era reversibile al netto di pesanti penali. Cade su Tidei, che adesso da probabile candidato sindaco di Cerveteri cerca qualche nemico su cui sparare le sue fandonie, la responsabilità politica di questa scelta e anche delle sue (fortunatamente insignificanti ma pur sempre innegabili) ricadute ambientali (qualcuno ricorda l’AIA di Torrevaldaliga Nord da lui firmata?). A noi il compito di fare il possibile per porre tutti i paletti possibili all’inquinamento e per un funzionamento circoscritto”.
Poi la stoccata ai comitati “che non hanno mai chiesto un incontro a questa amministrazione e non ci hanno mai invitato alle riunioni che hanno tenuto e al netto delle considerazioni di cui sopra, il prossimo consiglio comunale assume sempre di più i contorni di una protesta organizzata dai contestatori a cottimo che dall’inizio del nostro mandato disturbano in tutti i modi possibile l’azione di risanamento della nostra amministrazione”. “Noi ovviamente – conclude Barbani – teniamo duro e non molliamo di fronte a questi tristi e vecchie dinamiche che da sempre deturpano la vita politica di Civitavecchia”.

Dal capogruppo Pd Marco Piendibene tuttavia la replica non si fa attendere: “Dispiace constatare che una persona mite e riflessiva come il consigliere Barbani non sia coerente con il proprio comportamento tenuto nella conferenza dei capigruppo di lunedì scorso. L’illustrazione e le risposte del dirigente dei LLPP (l’ing. Carugno) ai quesiti dei capigruppo e della presidente Riccetti, sono state esaurienti ma non esaustive, tant’è che ci siamo dati appuntamento per martedì prossimo con la richiesta di portare nuovi dati per poter comparare più chiaramente alcuni aspetti, dei diversi progetti, tra loro. In questa fase, anche noi avremmo potuto già rilasciare dichiarazioni polemiche. Ad esempio dichiarando che, nella stesura dello schema di convenzione, il mancato coinvolgimento del Consiglio Comunale ha privato la Città di contributo determinante che avrebbe potuto meglio disciplinare i rapporti tra il Comune e la società vincitrice del bando. Tuttavia abbiamo evitato la disputa per dare ancora più valore ai contenuti del consiglio aperto di metà ottobre, perché riteniamo che quella debba essere la sede precipua del confronto. Il collega invece, pur in sostituzione del capogruppo titolare, si è dimostrato molto interessato e propositivo durante la conferenza salvo poi denigrarne i contenuti una volta uscitone. E poi l’immancabile accusa alle amministrazioni precedenti è ormai un marchio di fabbrica che accomuna tutti i grillini oltranzisti ai quali, francamente, non pensavamo appartenesse l’amico Barbani”.
“Speriamo vivamente – conclude Piendibene – che tanta ortodossia non sia stata imbeccata dall’ormai famigerato ‘cerchio magico’ attraverso il solito comunicato stampa di regime. Se così fosse saremmo dispiaciuti soprattutto per Barbani e per la sua eventuale scarsa fermezza nel mantenere una opinione propria. Anche e soprattutto perché ci pare evidente che il vero obiettivo del comunicato è quello di sminuire il ruolo della conferenza dei capigruppo e, soprattutto, chi la coordina”.