Banca Etruria, il Codacons chiede i contratti e il Comune è pronto a costituirsi parte civile

CIVITAVECCHIA – Nuova protesta dei risparmiatori organizzata dal Codacons. Domani 30 dicembre alle ore 11 un presidio dell’associazione dei consumatori e di risparmiatori che hanno visto azzerato il valore dei propri titoli, darà vita ad una protesta a Civitavecchia, davanti la sede di Banca Etruria in Corso Centocelle.
Nel corso dell’incontro l’associazione illustrerà ai giornalisti il ricorso al Tar del Lazio attraverso il quale il Codacons chiede l’annullamento della legge salva-banche per palese incostituzionalità. Non solo. Una rappresentanza dell’associazione, guidata dal presidente Carlo Rienzi, cercherà di entrare nella sede di Banca Etruria e ottenere copia dei contratti di vendita delle obbligazioni subordinate piazzate ai risparmiatori. “Addirittura – spiega il Codacons – abbiamo registrato il caso di un investitore non vedente, cui sono stati venduti titoli dell’istituto senza alcuna informazione precisa circa i rischi dell’investimento”.
Domani a Civitavecchia il Codacons illustrerà le varie iniziative legali e le prime cause risarcitorie che partiranno nel 2016 per far ottenere ai piccoli risparmiatori il rimborso integrale dei propri investimenti.
Intanto il Sindaco Antonio Cozzolino annuncia di aver dato mandato all’avvocatura comunale di predisporre la costituzione di parte civile del Comune nel caso di rinvio a giudizio dei vertici di Banca Etruria ai sensi dell’art.74 del codice di procedura penale. “A seguito del verificarsi dei gravi fatti che hanno minato la stabilità del sistema bancario nazionale e le note tragiche, ripercussioni che tali scelleratezze hanno prodotto anche nel territorio civitavecchiese – spiega Cozzolino – ho deciso di azionare ogni possibile risposta che l’Amministrazione potrà mettere in campo a tutela del risparmio e di chi è caduto nella rete delle obbligazioni subordinate.  Oltre che atto opportuno moralmente, esercitare l’azione civile ci è apparso doveroso per rispetto della cittadinanza e dello Statuto che espressamente prevede tale intervento all’art.5, comma 10. Qualora la magistratura, cui va tutta la nostra fiducia, accorderà un risarcimento al Comune, l’importo verrà utilizzato per supportare ogni civitavecchiese che avrà patito per l’avidità e la condotta predatoria di talune banche, peraltro poco controllate da chi avrebbe dovuto tutelare la correttezza e la trasparenza del sistema creditizio”.