Antenne, il Tar rigetta il ricorso della Ericsson

CIVITAVECCHIA – Lo scorso 1 aprile il Tar Lazio, Sezione Seconda Quater, ha rigettato il ricorso presentato da Ericsson Telecomunicazioni Spa contro il diniego disposto dal Servizio Ambiente del Comune di Civitavecchia relativo al potenziamento dell’antenna per telefonia mobile di Via Adriana nonché contro il Regolamento Comunale, nella parte in cui include il sito in questione tra gli impianti da ricollocare.
Molteplici le argomentazioni poste alla base del diniego dell’Amministrazione comunale, che vanno dalla mancanza della autorizzazione paesaggistica in area sottoposta a vincolo archeologico, alle prescrizioni del Regolamento comunale per gli impianti di telecomunicazione che indicano l’impianto già esistente come impianto da ricollocare e ricadente in “area di cautela”, al parere dell’Arpa Lazio, che fa riferimento al superamento dei limiti di emissione, superamento che comporta anche limitazioni delle destinazioni d’uso nei fabbricati adiacenti;
A ciò si sono aggiunti la mancata presentazione della polizza assicurativa per la responsabilità civile prevista dal regolamento comunale n. 99 del 2010 e alcune difformità riscontrate nella documentazione presentata.
“Siamo decisamente soddisfatti della sentenza del TAR – commenta l’assessore Manuedda – e colgo l’occasione per complimentarmi, oltre che con l’ufficio Avvocatura del comune, con il dirigente del Servizio Ambiente e Urbanistica, ing. Gaetano Pepe. La tutela del preminente interesse pubblico rappresentato dalla corretta gestione del territorio e dalla tutela della salute dei cittadini passa anche, in piena sintonia con l’indirizzo politico di questa Amministrazione, attraverso sacrosanti provvedimenti di diniego come, ad esempio, quello relativo all’antenna di via Adriana, del quale il Giudice Amministrativo ha confermato la piena legittimità. Mi auguro che si smetta con la guerra delle carte bollate e si incominci a ragionare partendo da tali assunti – continua Manuedda – su questo, ovvero su opere ed investimenti che garantiscano la tutela della salute e dell’ambiente e il rispetto delle leggi vigenti, ribadiamo la nostra massima disponibilità a condividere un percorso con i gestori di telefonia, che finora non hanno raccolto l’invito del Comune a valutare insieme le necessità di copertura del servizio e di delocalizzazione degli impianti critici. L’invito sarà riproposto nei prossimi giorni – conclude Manuedda – confido, anche a valle della recente sentenza, in un cambio di orientamento dei gestori”.