Al Traiano tornano le suggestioni del “Festival della Musica Etnica”

CIVITAVECCHIA – Torna Mediterraneo-Rive Sonore, il Festival della musica etnica di Civitavecchia che quest’anno festeggia i 15 anni di attività. Un appuntamento ormai atteso e sempre ben accolto dal pubblico, che nel corso del tempo si è imposto quale momento culturale e realtà importante a livello nazionale per la musica folklorica.
Nato per presentare la musica dei popoli e favorire la conoscenza e l’integrazione, il Festival, curato da Mario Camilletti e Diego Spano e da sempre promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia con il Patrocinio dell’Amministrazione Comunale e del Ministero per i Beni Artistici e Culturali, ha sempre tenuto fede a questo impegno, portando sul palco le esibizioni live di musicisti italiani, africani, asiatici, americani, sempre con l’intenzione di far conoscere la musica e la cultura degli altri e metterla in relazione con la nostra.
L’appuntamento di domani, mercoledì 12 luglio, rientra in questa ottica: un incontro che ci porterà a conoscere la realtà del mitico Café Loti di Istanbul, punto di incontro tra Oriente e Occidente e per questo luogo simbolo di una tradizione etnica che fa dell’incontro tra culture il suo punto di forza.
Nell’antico Cafè Loti i viaggiatori si fermavano a parlare, si conoscevano, suonavano e cadevano le differenze tra Nord e Sud del mondo: con le persone, viaggiavano le melodie, gli strumenti e i ritmi.
Cinque musicisti con un solido background, da anni impegnati nella ricerca sulle musiche popolari del Mediterraneo e dell’Oriente, si incontrano in un progetto originale che diventa un ponte tra passato e presente, tra musica “colta” e popolare, tra la tradizione occidentale e quella orientale.
Il viaggio che propone il Quintetto Café Loti sulle rotte della storia è un percorso che parte dalla Spagna, si incontra con i trobadours francesi e le cantate popolari di Napoli e del Sud d’Italia, incrocia il canto in Sabir, attraversa le antiche vie della seta, la Persia, poi si trasforma e diventa una musica nuova capace di vivere di nuova luce, di emozionare e trascinare chi l’ascolta. Per dimostrare che la musica è il linguaggio del possibile dove l’incontro con l’altro arricchisce, trasforma, innova. Così è stato per secoli prima che si innalzassero barriere e muri figli della paura e dell’ignoranza.
Qui la tammorra risuona su un bouzouki greco, il saz, il setar e l’oud accompagnano il marranzano e il canto a tenore, tra brani della tradizione sefardita spagnola, cantigas medievali, brani di musica classica persiana, madrigali, tarantelle, ballate popolari. Una festa in musica che attraversa il Mediterraneo sulle rotte degli antichi viaggiatori.
Appuntamento al Teatro Traiano mercoledì 12 luglio alle ore 21 (ingresso gratuito).

Café Loti Quintetto
Nando Citarella: voce, tammorre, chitarra battente, marranzano
Stefano Saletti: bouzouki, oud, chitarra, percussioni, voce
Pejman Tadayon: saz, oud, târ,setâr, ney, voce
Gabriella Ajello: voce, percussioni
Barbara Eramo: voce