Al Traiano i colori dell’Africa nera

CIVITAVECCHIA – Tornano i concerti di Musica Etnica voluti dalla Fondazione Cassa di Risparmio e organizzati dall’Associazione Culturale “Il Cantiere della Musica”. L’appuntamento è presso il Teatro Traiano, mercoledì 13 luglio alle ore 21:00, con la performance dei tamburi africani dell’Ensemble AfricanItaly, progetto che unisce musicisti senegalesi, congolesi e italiani in una fusione musicale e culturale straordinaria, ricca di suoni e vitalità.
“La Fondazione è da sempre impegnata nella valorizzazione e nel sostegno alle attività culturali – ha detto l’Avvocato Cacciaglia – e per questo ha creduto nel progetto fin dall’inizio. Aprire alla Musica Etnica e popolare è stata una scommessa che, considerato l’interesse che i tanti concerti prodotti hanno sempre suscitato, ci sembra abbondantemente vinta”.
“Abbiamo affidato l’appuntamento estivo ad una realtà poliedrica e multiculturale come gli AfricanItaly – spiega Mario Camilletti del Cantiere della Musica – per una serata particolare, con sonorità coinvolgenti e molto suggestive, e per dare un segnale forte anche in chiave di multiculturalità e di confronto, tema che ci tocca molto da vicino visto che questo comprensorio ospiterà presto un CARA, cioè una situazione di notevole impatto sociale che, a nostro avviso, va preparata anche attraverso forme di conoscenza delle culture che andremo ad ospitare, ed in questa ottica il concerto di mercoledì 13 vuole essere l’apporto del Cantiere della Musica. Voglio ringraziare la Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia, che ormai da ben 14 anni continua ad essere al nostro fianco in queste proposte.”
L’Ensemble AfricanItaly nasce dall’incontro di due realtà musicali distinte, i “Tamburi di Gorèe”, formazione composta da Maestri percussionisti provenienti dal Balletto Nazionale Senegalese, e l’Afro Percussion Band di Ruggero Artale.
“La fusione tra le due realtà – prosegue Camilletti – oltre a trasmettere un messaggio positivo e universale sul potere della musica, favorisce la comunicazione e lo scambio interculturale. La musica africana è profondamente radicata nel movimento e quindi nella danza: anche quando non è presente il ballerino, il pulsare ritmico di questo legame risulta evidente e impedisce che si rimanga immobili, perché diventa spontaneo muoversi al ritmo delle percussioni e della musica. Lo spettacolo che il gruppo propone, con momenti più lirici e quelli più tribali, in particolare della tradizione Wolof e Mandinga, vuole essere un invito alla danza e alla gioia di vivere, cosa che in Africa sono strettamente legate”.

Questi i nomi dei musicisti:
Ruggero Artale, (Italy) percussioni, voce
Patou Djallo, (Senegal), danza, voce
Roberto Genovesi, (Italy) chitarra, voce
El Hadji M’Baye (Senegal), dun dun
Mama Bibich M’Bengue (Senegal), danza, voce
Mustapha M’Bengue (Senegal), djembè, voce
Bryan Musa (Rep.Dem. del Congo), voce
Kaw Sissoko, (Senegal), voce, kora

L’ingresso al concerto è totalmente gratuito, senza bisogno di coupon di invito.