“A dirci com’è la qualità dell’aria adesso ci pensa MonIqa”

CIVITAVECCHIA – Per informare i cittadini sulla qualità dell’aria che respirano, recentemente l’Università di Pisa ha sviluppato MonIqa, un servizio on line che non fa altro che riportare i dati delle centraline delle varie Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale ben localizzate su una mappa. Puntando su Civitavecchia si può notare che le centraline sono ben cinque, un enormità se paragonate a quelle della vasta e popolosa capitale che sono appena il doppio, o all’unica centralina di Viterbo.
Cliccando su una delle centraline, rappresentate da una nuvoletta che assume diversi colori a seconda della qualità dell’aria, si possono leggere i dati degli inquinanti e dei grafici che ne mostrano l’andamento orario. Inoltre è disponibile anche un’applicazione di MonIqa per smartphone, che è in grado di rivelarci direttamente la qualità dell’aria registrata dalla centralina più vicina alla nostra posizione.
Purtroppo, proprio come avveniva per i pannelli informativi disseminati per la città, il servizio non fornisce dati in tempo reale, ma quelli di uno o due giorni prima, ma a differenza dei pannelli almeno è basato sui dati ufficiali, anche se per essere certi della loro correttezza bisogna sempre verificarli sul sito dell’Agenzia alla pagina http://www.arpalazio.net/main/aria/sci/.
Inoltre nella stessa pagina del sito di Arpa è possibile vedere le previsioni (cioè la valutazione preventiva) a 24, 48 e 72 ore della distribuzione su Civitavecchia della concentrazione dei principali inquinanti (SO2, NO2, O3, PM10 e CO) e sono proprio queste le informazioni che sarebbe utile veicolare in qualche forma sui pannelli del Comune, quando saranno riattivati.
Ad ogni modo bisogna sempre considerare che, nonostante la presenza di una delle centrali a carbone più grandi d’Europa e del primo porto per numero di croceristi del Mediterraneo, le tante, forse troppe, centraline per la qualità dell’aria non hanno mai registrato nulla di particolarmente rilevante ed è altamente improbabile che cominceranno a farlo nel prossimo futuro. Inutile ostinarsi a voler misurare la febbre ad un paziente con decine di termometri, ne basta uno, ma se non ha febbre non è detto che sia in salute. Mi piacerebbe poter concludere che Civitavecchia sia una città salubre, ma purtroppo i dati epidemiologici relativi alle malattie correlate all’inquinamento danno un altro quadro.

Dario Menditto – Presidente Commissione Ambiente