Luigi Calamatta, il figlio dimenticato

CIVITAVECCHIA – Spunti di grande interesse nel convegno dello scorso 9 marzo, promosso dal Rotary Club Civitavecchia, dal titolo “Luigi Calamatta, il figlio europeo dimenticato in patria”, tenuto dalla Prof.ssa Maria Grazia Verzani.
Durante l’incontro si è evidenziato come nel cimitero monumentale di Civitavecchia resta, abbandonata, la tomba di Luigi Calamatta; la nobile produzione del maestro incisore fra i più famosi nell’Europa dell’800, qui acquisita, è per la maggior parte sepolta sotto mucchi di cartone o dentro cassoni climatizzati di cui si stenta a trovare la “location” adeguata; questo patrimonio, reso invisibile, è stato tramandato alla città da Alessandro Cialdi, comandante della Marina Pontificia, con tutt’altro intendimento.
Maria Grazia Verzani, toscana di nascita e civitavecchiese di adozione, da anni impegnata nel recupero e nella promozione culturale del territorio, ha manifestato la sentita necessità di adoperarsi per la rivalutazione di Luigi Calamatta, fra l’altro fervente patriota, ma soprattutto celeberrimo incisore di opere come la maschera funeraria di Napoleone o la Gioconda, incisione ispirata alla tela di Leonardo; questa copia prestigiosa del Nostro resta, appunto, dolcemente protetta nei cassoni di cui sopra; quando e dove potrà essere visibile è ancora una domanda sospesa sul mare.
La Verzani, oltre a sollecitare la questione, ha sottolineato l’opportunità di corsi di formazione all’arte dell’incisione, che potrebbero avere sede nazionale proprio a Civitavecchia, con conseguenti progettualità di impiego per i giovani, anche secondo specifiche commesse di cui ottenere garanzie a livello di comunità europea. Varrebbe, pertanto, ritrovare uno scatto di orgoglio comune.