L’Inferno africano non ci abbandona

E’ stata definita la settimana più calda ed afosa dopo quella del 2003, quando allora tutta l’Europa fu invasa da continue bolle di calore africane che durarono mesi e che alla fine produssero oltre 70.000 vittime. Ci auguriamo che ciò non debba verificarsi in questa estate rovente sperando invece che l’inferno africano torni a casa. Purtroppo, come temevamo, questo caldo torrido ha prodotto i primi catastrofici incendi di foresta in molte regioni, soprattutto in Campania e in Sardegna. Vediamo ora cosa ci dobbiamo aspettare nei prossimi giorni.

Previsioni dal 19 al 26 luglio 2015

Se qualcuno aspettava l’arrivo di un po’ di refrigerio e l’allontanamento della bolla africana, deve mettersi l’anima in pace: “L’Inferno Africano” continuerà ad opprimerci! Vediamo allora cosa accadrà giorno per giorno.

Lunedì. L’alta pressione africana si è ormai stanziata su tutto il Mediterraneo e all’Italia non dà tregua, caldo ed afa da record in tutte le città. Le città più calde: Bolzano, Milano, Firenze, Roma, Napoli, Palermo e Cagliari dove in alcuni casi, soprattutto al sud, si potranno raggiungere e superare i +40°C. Anche il mare risulta caldo oltre misura con temperature soprattutto sul Tirreno centrale e meridionale nei pressi delle coste che andranno dai + 27 ai +30°C. Un po’ di refrigerio sulle Alpi e Prealpi soprattutto orientali per temporali di calore che si manifesteranno a partire dal primo pomeriggio.

Martedì. Ancora inferno di caldo e soprattutto di afa con temperature percepite nelle grandi città del centro sud di oltre il +45°C. Rischio grandi incendi boschivi e aumento esponenziale dei malori dea calura negli anziani e nei più piccoli. Forti temporali ancora su molte località delle Api e dell’Appennino settentrionale.

Mercoledì. Fotocopia del giorno prima, c’è solo da supporre che farà molto più caldo sul versante tirrenico che non su quello adriatico, ma comunque sempre gran caldo e afa insopportabile. Oltre a questa situazione di estremo disagio, la gente dovrà fare i conti con le infestanti zanzare tigre che si scateneranno a pungere braccia e gambe soprattutto di chi si troverà in campagna o vicino a fiumi e laghi. Ancora temporali di calore nelle zone a ridosso delle Alpi. I mari generalmente calmi e questo vorrà dire ancora sbarchi sulle nostre coste.

Giovedì. Continuano le notti insonne degli italiani afflitti da un caldo record che ormai sta eguagliando quello drammatico del 2003. Comincia tuttavia a penetrare sulle regioni settentrionali un po’ di aria più fresca atlantica e ciò determinerà, ovviamente, forti temporali al nord e nelle zone più interne del centro. Il caldo e l’afa nelle grandi città, nonché le zanzare però non molleranno.

Venerdì. Al nord arriva un po’ di refrigerio grazie alla presenza marginale di un nuovo fronte instabile atlantico che interesserà tutta l’Europa continentale. Forti temporali e diminuzione delle temperature su gran parte delle regioni settentrionali ad iniziate dal Piemonte e finire nel Friuli. Dallo scontro tra aria torrida africana e più fresca atlantica si temono fenomeni meteo di forte intensità soprattutto nel Triveneto. Al centro e al sud solo una leggera diminuzione delle temperature e dell’afa, ma non al punto da farci respirare, continuerà, quindi l’afa insopportabile dentro le grandi città del centrosud.

Week End. Finalmente le armate infernali africane cominceranno a lasciare le nostre regioni e soprattutto al nord e al centro le temperature torneranno nella media stagionale. Ancora caldo ed afa invece resisteranno su gran parte delle regioni meridionali. Forti temporali e acquazzoni improvvisi al nord, al centro temporali pomeridiani nelle zone a ridosso dei rilievi. Qualche temporale anche al sud lungo la bassa dorsale appenninica. I mari a nord della penisola da calmi a poco mossi, tutti gli altri da poco mossi a calmi. (a cura di Accademia Kronos)