La ricetta di Confcommercio per lo sviluppo di Civitavecchia

CIVITAVECCHIA – “Le piccole e medie imprese sono un patrimonio di questa città, non sono spugne da strizzare, ma elementi su cui avviare uno sviluppo”. Così si è espresso martedì in conferenza stampa il commissario di Confcommercio Civitavecchia Tullio Nunzi. Confcommercio ha infatti presentato al sindaco Cozzolino un nuovo progetto di sviluppo economico, che punta sul settore terziario e in modo particolare sul turismo.

Gli obiettivi del progetto sono lo sviluppo delle imprese locali tramite l’abbattimento della pressione fiscale “che impedisce alle imprese di investire” e una risistemazione delle municipalizzate, che consumano troppo offrendo servizi scadenti. “Alle aziende bisogna dare certezze, perché l’insicurezza taglia le gambe al futuro”, ha continuato Nunzi, prima di esporre il primo dei tre punti si cui si basa il progetto: il mercato.

“E’ impensabile che la ristrutturazione di un mercato impieghi sei anni”, ha detto, ribadendo come il mercato abbia anche un’importanza sociale e storica determinante per Civitavecchia. Il mercato, “unica alternativa ai grandi centri commerciali”, deve essere un nuovo punto di partenza. “E’ già tanto che abbia aperto il mercato coperto, ma c’è la necessità di avere date certe entro le quali il mercato tornerà ad essere un centro commerciale integrato”. Oltre al mercato vanno aiutati e rivalutati i negozi del centro, che hanno grandi possibilità di sviluppo grazie alla grande massa di turisti che si riversa a Civitavecchia ogni giorno, ma che non comprendono a pieno queste possibilità. Potrebbero diventare info point con conoscenza dell’inglese o essere aperti all’ora di pranzo, tutti accorgimenti che li inserirebbero nella rete turistica civitavecchiese, che Confcommercio vuole sviluppare.

Il secondo punto del nuovo progetto è il rilancio dei dehors come grande opportunità economica, motivo per cui non vanno ostacolati. Come ha spiegato meglio Sara Amici, legale di Confcommercio, va alleggerito il peso burocratico e favorito l’uso di questi mezzi prendendo spunto dal regolamento di altre città come Trieste.

Il terzo, ma fondamentale, obbiettivo del progetto presentato all’amministrazione comunale prevede l’integramento del porto all’interno della città trasformando Civitavecchia da “una città col porto ad una città-porto, in modo che non prenda solo il male che il porto ha da offrire, ma anche il bene che da esso deriva”.

“Vogliamo infine premiare dei commercianti locali famosi in tutta Italia”, ha concluso Nunzi. “Il primo è Ciambella, ma poi anche i Fratelli Pistola, alcuni iscritti storici come Gaballo, lo Chalet del Pincio e il Bar della Stazione”.

Lorenzo Piroli