Una delle due dipendenti di Città pulita impugna il licenziamento

CIVITAVECCHIA – Ha impugnato il licenziamento una delle due lavoratrici di Città pulite allontanate dall’azienda  per superamento del periodo di comporto. La donna, secondo quanto riferisce il suo legale, sarebbe gravemente ammalata. “Fermo restando il mio ruolo di professionista – afferma l’Avvocato Alesssandra Giunco – come cittadina (anche se non di Civitavecchia) non posso non esimermi dall’esprimere tutto il mio disappunto per una scelta aziendale da parte di una società pubblica (che ha lo scopo non del mero lucro) di non tenere conto delle esigenze di una cittadina malata e perciò debole e indifesa e per di più sola con due figli da mantenere. Ma quello che mi fa più male come donna e cittadina di questo paese è il laconico comunicato stampa con il quale l’ufficio stampa del Sindaco annuncia questa decisione: ‘…Il procedimento adottato è quello espressamente previsto dal contratto nazionale collettivo FISE, articolo 46 lettera B’, della serie mi dispiace ma lo prevede la norma”. “Forse il Sindaco o chi per lui il liquidatore – prosegue l’Avvocato – questo articolo 46 lo dovrebbe leggere molto bene e vedere se magari l’azienda ha omesso di dare alla lavoratrice, malata e non assenteista, ci tengo a precisarlo qualche comunicazione che forse le avrebbe permesso di non essere licenziata. Tornando alla parte professionale questa mattina è stata consegnata a Città Pulita la lettera con la quale la sottoscritta unitamente alla lavoratrice ha impugnato il licenziamento”.