“Un calvario senza fine, non c’è più tempo da perdere”

CIVITAVECCHIA – Non è ancora terminato il calvario dei cittadini che abitano nell’ormai famoso triangolo Benci e Gatti, P.le Torraca ed Uliveto, che dalla Primavera dell’anno 2015 stanno lottando contro una crisi idrica, denominata a gatto selvaggio, senza che l’Amministrazione Cozzolino abbia mai dato le dovute e sincere giustificazioni per quello che sta accadendo in quell’area urbana che a questo punto, altro non può che essere considerata abbandonata a se stessa dalle istituzioni locali.
I vari tentativi che sono stati messi in campo, pochi ed improvvisati per il vero, ed a riguardo si rammentato le autobotti che alimentavano i quarti piani con le manichette dei pompieri, non hanno dato i risultati sperati ed ad oggi a meno di 50 giorni dal Santo Natale, non solo il problema non è stato risolto, ma addirittura a detta dei cittadini, si è aggravato.
Leggo dai social con sconforto, che dopo anni di inefficienza, a dir del vero qualcosa di positivo si era vista questa Estate, che Cozzolino e Ceccarelli sono orientati su due strade.
Una che riguarda l’installazione di serbatoi a P.le Torraca, ma non si capisce bene chi sosterrà i costi, se ci sono gli spazi per singoli serbatoi oppure si ricorrerà a più serbatoi centralizzati o un singolo serbatoio.
Certo che su questa strada, lunga a mio vedere, di confusione ed incertezza ce né da vendere, ma chi se ne frega, l’importante è continuare a dare speranze che tardano a concretizzarsi.
L’altra strada, denominata “operazione tappo” che dovrebbe concretizzarsi stringendo o chiudendo una saracinesca di Viale Lazio, rischia di creare un disservizio generalizzato sui quartieri di Boccelle, Campo dell’Oro Sud è S. Gordiano perché alimentando dal serbatoio di S. Gordiano in via Mandolini e non dal cloratore, le dimensioni delle condotte di quella macro area non potrebbero essere sufficienti a rifornire le tantissime utenze dell’intera zona.
Comunque ogni tentativo finalizzato a dare soluzione al problema, va preso in seria considerazione purché si faccia presto in quanto, le centinaia di famiglie che vivono questo disagio sono ormai sull’orlo di una crisi di nervi.
Più volte si è detto che l’acqua è un alimento di consumo umano necessario per la vita e l’igiene della persona e a non capirlo ad oggi sembra siano rimasti i componenti di questa maggioranza, Sindaco ed Assessore in testa, che dovrebbero congiuntamente indirizzare i loro sforzi per risolvere i problemi della gente, ma se questa vicenda partorirà un topolino come la storia degli ombrelloni e vasi di fiori fuori dai locali commerciali (tre anni per decidere il nulla) la cosa diventa preoccupante, sempre che la problematica non sia stata già preparata per essere impacchettata e messa sotto l’albero di Natale di ACEA.

Mirko Mecozzi – Consigliere comunale Partito democratico