Uil e Usb proclamano lo stato di agitazione del personale comunale

CIVITAVECCHIA – Uil Fpl e Usb dichiarano lo stato di agitazione del personale dipendente del Comune. La protesta, già comunicata all’Amministrazione comunale e al Prefetto, è stata attuata in ragione del mancato accordo sulla destinazione delle risorse decentrate 2012. Nel corso della riunione svoltasi lo scorso 28 novembre, infatti, la delegazione di Palazzo del Pincio aveva proposto ai sindacati di utilizzare le risorse decentrate del 2012 nel seguente modo: implementazione del fondo delle posizioni organizzative; progressione economica orizzontale per una piccola percentuale di dipendenti; destinazione di una piccola percentuale delle risorse sul fondo della produttività collettiva. Proposta che i sindacati, i quali avevano invece proposto di destinare le risorse sul fondo della produttività collettiva (338.000,00 euro), hanno comunque sottoposto ai lavoratori del Comune che però, nel corso dell’assemblea svoltasi lo scorso 5 dicembre, hanno bocciato la soluzione dell’Amministrazione.
La rappresentanza sindacale unitaria, con nota del 6 dicembre, ha richiesto un urgente incontro al fine di riportare al tavolo negoziale le decisioni dell’assemblea in questione.
“Al riguardo – affermano in una nota congiunta Uil Fpl e Usb – il presidente della delegazione trattante ha convocato le parti per il giorno 27.12.2012, presentando nel corso della riunione, la proposta formulata nella delegazione trattante del giorno 28 novembre 2012, senza prendere in considerazione la nota della rappresentanza sindacale del 06.12.2012. Premesso quanto sopra, le scriventi ai sensi e per gli effetti della Legge n° 83/2000 (Legge sul diritto di sciopero) modificativa della Legge n° 149/90, proclamano lo stato di agitazione di tutto il personale dipendente del Comune di Civitavecchia, con la richiesta di avvio della procedura del raffreddamento del conflitto (incontro tra le parti), preannunciando che, in caso di mancata convocazione nei tempi e nei modi previsti dalla normativa vigente, saranno costrette ad avviare, la procedura del tentativo di conciliazione tra le parti, davanti Ase Prefetto della Provincia di Roma”.