“Ugl: usi civici di piazzale della pace solo fuffa”

CIVITAVECCHIA – Sempre più attenzione dietro l’uso civico di Piazzale della Pace. l’Impressione è quella che, dietro si nascondano oltre quelli già noti, altri interessi politici su un piano ben studiato. Poco importa se per raggiungere tale obiettivo si mettono a rischio posti di lavoro ed economia cittadina. Forse è arrivato il momento di puntualizzare chi fa cosa. L’associazione Agraria, Ente decisamente non politico, nella recente conferenza stampa, interamente presieduta dell’Assessore Alberto Volpi, stranamente sentitasi chiamata in causa, dalle personalissime tesi di Forza Italia, anziché stemperare e ricondurre tutta la vicenda per il giusto Iter, entra pesantemente nel merito di un corbisnes aziendale, minando ancor di più la stabilità occupazionale che il caso comporta. L’Ente arriva addirittura ad ammonire il Comune nel caso in cui concedesse l’autorizzazione paesaggistica per il Welcome Center, loro sarebbero costretti a segnalare un abuso. Siamo Veramente alla follia. Come se nel frattempo tutte le autorizzazioni rilasciate al Piano Regolatore del Porto dai vari Ministeri, compresa la V.I.A. non esistessero più e quindi si ammonisce di ricominciare da capo. Torna utile ricordare, che l’associazione Agraria, non può esercitare diritti di proprietà o dare dictat a qualsivoglia soggetto. Essa è un semplice gestore di patrimonio “collettivo” di Demanio Civico, un organo eletto da pochi associati rispetto l’intero patrimonio collettivo. Dipende totalmente per delega dalla Regione Lazio alla quale è sottoposta. La stessa Regione, per assicurarsi una corretta tutela del patrimonio collettivo, designa dei tecnici di fiducia, che sono pubblici ufficiali degli usi civici demaniali. Nel caso di Civitavecchia l’Associazione Agraria ha l’Arch. Paola Rossi. Una professionista che esercita la sua funzione da oltre un trentennio nel nostro comprensorio. L’unico soggetto abilitato a trattare queste banali liquidazioni d’uso. Ora la domanda che sorge è: l’Assessore Volpi dell’Agraria ha parlato dietro consulenza tecnica del Perito Regionale? E’ stato il Perito Regionale ad eccepire e quindi a consigliare una sorta di “trattativa privata” tra l’Associazione Agraria e la società di Port Mobility e indirettamente anche verso l’Autorità Portuale? Sarebbe veramente importante conoscere il pensiero del Perito, perché nutriamo forti dubbi che un tecnico così qualificato come l’Arch. Paola Rossi possa aver suggerito di agitare lo spauracchio della legge 8/85, legge Galasso che è indubbiamente di grande effetto, per i meno informati. Certamente non lo è per chi sa come funzionano certe dinamiche su un privato gravato, come nel nostro caso. Una vera forzatura in punta di fioretto che dietro nasconde un ottimo conoscitore della materia.
Lungi da noi nel voler innescare una polemica politica, ma come organizzazione sindacale sentiamo forte il dovere, di difendere e perseguire la piena occupazione in tutti i luoghi di lavoro e in tutti i settori. Il caso di Port Mobility appare come il capro espiatorio per avviare un percorso che nulla a che vedere con la tutela del patrimonio collettivo. Il 30% del nostro territorio è gravato da usi civici demaniali, se passasse la logica paventata dall’Agraria e anche da altri esponenti politici, molte imprese e molti cittadini si troverebbero a seguire un iter molto Ad personam, senza quindi, la consapevolezza di aver ricevuto un giusto e imparziale trattamento. Siamo pertanto certi che nel marasma generale l’Agraria, abbia in perfetta buona fede, espresso male il suo pensiero. Esiste appunto un Pubblico Ufficiale della Regione Lazio deputato a sanare queste banalissime pratiche amministrative di usi civici nel giro di pochi giorni senza alcun bisogno di complesse ed elefantiache conferenze dei servizi o tavoli politici istituzionali.

Fabiana Attig – Ugl Civitavecchia