Tidei: “Sull’Enel intervenga il Governo”

tvnCIVITAVECCHIA – “Il Governo deve intervenire sull’Enel, per scongiurare i 180 licenziamenti e per sollecitare l’Ente elettrico ad una maggior rispetto di Civitavecchia e delle aspettative di sviluppo legate al più importane polo energetico d’Europa”.
Questo, in sintesi, l’intervento di ieri alla Camera dell’on Pietro Tidei che ha sollecitato tra l’altro la risposta ad un’interrogazione già presentata sui ritardi e sulle inadempienze dell’Enel.
“A Civitavecchia – ha proseguito Tidei – con la trasformazione dei tre gruppi da olio combustibile a carbone è stato realizzato un sito produttivo che non solo produce un’enorme quantità di energia elettrica, ma, sicuramente, con il carbone, costituisce una servitù importante e gravosa sull’intero territorio dell’Alto Lazio. Malgrado ciò, la convenzione che regola i rapporti tra Enel e comune, di fatto, viene spesso disattesa, e non solo non vengono attivati quei lavori in convenzione che sono previsti, non solo non viene realizzato un bosco di 42 ettari previsto dal 2003, non solo non è stata data attivazione ai progetti di energia alternativa (eolico e fotovoltaico), ma constatiamo oggi che, addirittura, si vuole chiudere un cantiere intero e licenziare 180 lavoratori, nonostante che l’Enel debba ancora terminare i propri lavori.”.
“All’epoca delle scelte – ha concluso – si era pensato che l’Enel avrebbe costituito un elemento di sviluppo per tutti il territorio. Viceversa costatiamo oggi un impoverimento del sistema delle imprese locali ed una disoccupazione mai vista sia a Civitavecchia che nei Comuni vicini”.
Tidei ha infine chiesto un cambio di marcia nei rapporti con l’Ente elettrivo e ”che il Governo si attivi quindi con l’Enel in maniera forte e sensibilmente interessata, per una soluzione a partire dalle questioni più urgenti”.