“Tarquinia nomini il proprio rappresentante nell’Osservatorio ambientale”

CIVITAVECCHIA – “Tarquinia nomini il proprio rappresentante nell’Osservatorio ambientale”. Lo chiede il Movimento Cinque Stelle Civitavecchia, ricordando come il comune di Tarquinia è membro di diritto dell’Osservatorio Ambientale istituito nel 2010 presso la Regione Lazio, per contrastare l’inquinamento attorno alla centrale a carbone di Civitavecchia.
“La sua costituzione – affermano i grillini locali – fu una conquista dei territori contenuta nel Decreto VIA (Valutazione Impatto Ambientale) 680/2003 ma la nostra città deve ancora nominare il proprio rappresentante nell’Osservatorio, di cui fanno parte i massimi organismi statali e regionali di tutela dell’ambiente e della salute delle popolazioni. A fronte di un impianto che brucia ogni giorno più di una nave di carbone (oltre 10.000 tonnellate) l’Osservatorio è un presidio contro l’inquinamento e parteciparvi è fondamentale per tutelare la nostra comunità. Mercoledì 30 dicembre, il Consiglio Comunale di Tarquinia potrà rimediare, grazie alla mozione depositata dal portavoce del Movimento 5 Stelle di Tarquinia, Marco Dinelli”.
La mozione vuole impegnare il sindaco e la giunta a partecipare al vero osservatorio ambientale della centrale TVN di Civitavecchia, quello previsto dalla legge: “Chiediamo semplicemente che vengano ottemperate le prescrizioni previste dalla VIA. E’ incredibile che il Comune di Tarquinia non abbia ancora provveduto a nominare il proprio rappresentante nell’Osservatorio, preoccupandosi soltanto di partecipare a quello finanziato con i fondi Enel!” dichiara il consigliere Dinelli.
Sull’argomento interviene anche la consigliera regionale Silvia Blasi: “L’unico Osservatorio Ambientale è quello istituito dalla Regione Lazio il 25 Marzo 2010 con la Determinazione n.B1757. Il Dott. Marsili, che presiede il Consorzio dei Comuni finanziato dall’Enel per la gestione di un osservatorio ambientale, a cui aderisce anche Tarquinia, ha messo nero su bianco che un limite all’efficacia della sua attività è rappresentato “dall’incertezza nel valutare dati ricavati da rilevazioni non al di sopra delle parti”. È ovvio allora che si tratta solo di un carrozzone, peraltro non riconosciuto dalla Regione Lazio e dal Ministero dell’Ambiente.”
Nella mozione del M5S si chiede inoltre di prendere tutte le iniziative necessarie affinché il rappresentante del comune di Tarquinia nell’Osservatorio venga indicato tra persone di alto profilo professionale afferenti all’Università degli Studi della Tuscia al fine di garantire competenza scientifica e conoscenza del territorio.