“Street food, sbagliato anche così”

CIVITAVECCHIA – Non è mai troppo tardi, ma ci sono voluti oltre quattro anni di accorati appelli della cittadinanza, affinché Piazza della Vita (la Marina), venisse liberata dal peso di inutili manifestazioni che la hanno pesantemente ferita con il disinteresse di chi dovrebbe invece controllare che il patrimonio comunale non venisse deturpato e basterebbe che Sindaco ed Assessore andassero a farsi un giretto per riscontrare i danni presenti, soprattutto le griglie divelte, che sono diventate trappole pericolosissime per i bambini che la Marina la frequentano e forse qualche transenna, sarebbe il caso di andarla a mettere in attesa che qualcuno intervenga.
Però, il nuovo sito individuato per lo Streetfood (La trincea ferroviaria), a fronte di meno di una decina di bancarelle alimentari, pochine per la verità, ha di fatto privato i civitavecchiesi di alcune centinaia di posti auto nel centro storico creando non pochi disagi.
La cosa avrebbe avuto senso compiuto e giustificata, se le bancarelle fossero state in numero tale da occupare tutta la trincea, ma le poche ivi collocate, avrebbero potuto essere ubicate altrove come Piazza Fratti (il Ghetto) con il risultato di evitare tanti disagi a chi dei parcheggi della trincea ne fa un uso quotidiano.
Qui non si tratta di polemizzare a prescindere, si tratta solo di buon senso e qualora ce ne fosse stato bisogno, questa è l’ennesima dimostrazione di quanta approssimazione si fa uso nell’ organizzare eventi nella città.
Un altra occasione persa che dimostra disorganizzazione e superficialità a danno dei cittadini e dei nostri commercianti.
In ultimo, organizzare eventi in concomitanza di grandi manifestazioni storiche organizzate nei Comuni limitrofi è anche segno di incompetenza, per cui anche questa volta semaforo rosso.

Mirko MecozziConsigliere comunale Partito Democratico