Sel: “Debiti fuori Bilancio: alla fine pagano i cittadini”

CIVITAVECCHIA – Il riconoscimento dei debiti fuori bilancio approvati dall’ultimo consiglio comunale e lo strascico di polemiche che ne è seguito ci inducono a porre alcune domande al sindaco e alla maggioranza tutta. Era proprio necessario che questi debiti fuori bilancio, risalenti a qualche decina di anni fa, dovessero essere ripianati adesso con una manovra di rientro che sarà lacrime e sangue per il cittadino già salassato da Tari, Tasi e bollette pesantissime dell’acqua?
I giovani consiglieri di maggioranza, che si sono dati la missione storica di trovare la prova provata delle nefandezze delle giunte precedenti, scoprono che i debiti maturano interessi milionari e sono pieni di indignazione e determinati a invertire la tendenza ed evitare sprechi e gestione allegra. Ottimo proposito, se non fosse che cominciano con un bilancio che salverà le loro coscienze di formiche cieche ma graverà pesantemente, ancora una volta, sulle spalle dei cittadini.
I risparmi, infatti, sono pagati dalle famiglie che hanno anziani degenti presso le Rsa a cui il comune non verserà più l’integrazione della retta per una somma enorme di € 400.000. Il messaggio che arriva a queste famiglie è che si arrangino.
I risparmi saranno pagati dai lavoratori comunali che si vedono decurtare il fondo di produttività di € 250.000. Parliamo di lavoratori che guadagnano poco sopra i mille euro, che hanno contratti di lavoro fermi da 7 anni (blocco confermato anche nella legge di stabilità- finanziaria) e che vedono nel fondo di produttività un minimo di recupero e aumento dello stipendio.
Ma il risparmio più odioso, data anche l’esigua entità della somma, è quello fatto sulle mense scolastiche. Che cosa hanno tagliato? Sappiamo che le assistenti alla mensa e le maestre in servizio non usufruiranno più del pasto che, secondo alcune sentenze dei tribunali, spetta loro, e che dovranno portarsi il panino da casa. Non è che hanno previsto che i bambini figli di genitori morosi dovranno vedere gli altri mangiare o non sarà dato loro il dolcetto di fine pasto, come a Pomezia dove il sindaco 5stelle così ha decretato?
Facile infierire sui più deboli e bisognosi. Se voleva ripianare i debiti fuori bilancio, tartassando ulteriormente un popolo di tartassati, perché l’amministrazione non ha deciso di eliminare gli Swap, i cosiddetti derivati, sottoscritti dal sindaco De Sio, con la banca giapponese Nomura e altre banche e che costano al comune la bella somma di € 1.600.000 di interessi annui e che ci dobbiamo tenere sul groppone fino ad 2025? Quando erano all’opposizione, un giorno sì ed uno pure chiedevano questa misura di risparmio. Adesso che sono al governo della città, e con la maggioranza bulgara che hanno, potrebbero fare ben altro, per esempio aprire un contenzioso con Nomura, come hanno fatto tantissime amministrazioni che nel passato si erano fatte incantare dalla finanza creativa. Ma per fare questo bisogna che il sindaco abbia coraggio e visione politica complessiva e non farsi dettare la linea da tecnici, dirigenti e avvocati.
Non è un caso che l’assessore al bilancio sia una funzionaria dell’Agenzia delle Entrate, interessata a portare acqua al mulino della sua amministrazione di provenienza e poco propensa a tenere conto dei problemi politici e sociali che certi provvedimenti, pur se doverosi, comportano. I provvedimenti che un’amministrazione attua non sono mai asettici e neutri tecnicismi, sono scelte politiche che vanno a vantaggio o a svantaggio di certe categorie o settori. Con questa manovra è chiaro in che direzione va questa giunta.

Segreteria Sel