Scontro sugli usi civici, si allungano i tempi per il Parco della Resistenza

CIVITAVECCHIA – Si allungano i tempi per i lavori di riqualificazione del Parco della Resistenza. Come ipotizzato la questione degli usi civici dell’area si è rivelata un ostacolo per l’avvio degli interventi, con il Sindaco Antonio Cozzolino che accusa senza mezzi termini l’Università Agraria di voler deliberatamente ostacolare l’opera di ristrutturazione da parte dell’Amministrazione comunale.

Giovedì presso il Comune di Civitavecchia si è tenuta una riunione per parlare della questione usi civici – spiega Cozzolino – Fra i temi sul tavolo la liquidazione di quelli che insistono su Parco della Resistenza. Da accordi presi più di un mese fa con il presidente dell’università Agraria di Civitavecchia, Daniele De Paolis, mi aspettavo che a questa riunione il presidente arrivasse con la necessaria e annunciata delibera che ci avrebbe permesso di dare il via ai lavori e parallelamente portare avanti la nomina del perito e la conseguente liquidazione del dovuto. Invece il sig. De Paolis ha smentito se stesso e cambiato completamente versione disattendendo gli accordi confermati anche qualche giorno fa telefonicamente e quindi sconfessando la possibilità di uno snellimento della procedura che ci avrebbe permesso di avviare i lavori entro la fine del mese come previsto. Purtroppo così non sarà”.

Faremo comunque di tutto affinchè i lavori comincino il prima possibile nell’interesse della cittadinanza – prosegue il Primo cittadino – Difficilmente comprensibile questo atteggiamento che sembrerebbe apparire di mero è sterile ostruzionismo che l’università Agraria sta mettendo in atto su tutte le opere pubbliche in procinto di partire a Civitavecchia, come per esempio la rotatoria di via Nenni o anche i lavori a Largo della Pace. Non vorrei che dietro questo operato si nascondano interessi politici di coloro che festeggiavano con il sig. De Paolis il giorno della sua elezione e che hanno l’unico obiettivo di bloccare la città, come dimostrato con la lunga sequenza di ricorsi puntualmente persi dall’opposizione”.