Righetti a Tidei: “I numeri di Micchi non sono affatto sballati”

CIVITAVECCHIA – Le recenti esternazioni del’avv. Tidei sulle partecipate, oltre che destituite di ogni fondamento, sono del tutto inaccettabili, atteso il tono velatamente intimidatorio delle stesse. Non solo l’avv. Tidei si permette di interferire con la libera volontà dei consiglieri comunali ma ignora la circostanza che sul futuro delle partecipate c’è l’occhio vigile del Tribunale e della Corte dei Conti. Ciò darà tutte le garanzie e le tutele del caso.
E’ evidente che il delirio di onnipotenza di tali personaggi deborda in atteggiamenti assolutamente fuori tono e fuori luogo laddove non si riesce neanche a immaginare che in un paese democratico ci sono organi e uffici preposti a regolare questioni delicate e importanti come quelle delle società partecipate che coinvolgono non solo il lavoro di molte persone ma anche il vivere civile di una collettività, trattandosi di servizi essenziali.
Ci si augura che sia finito il tempo in cui la sorte delle persone veniva decisa da qualche potente e la sua stretta cerchia e si riporti tutto in un contesto di regole e normalità. In ogni caso qualora l’egregio volesse, come da lui paventato e intimato, recarsi presso la Procura della Repubblica, saremmo ben lieti di accompagnarlo. In quella sede avremo cosi la possibilità di verificare insieme come effettivamente sono state gestite le società partecipate negli ultimi 10 anni, e soprattutto da chi.

Venendo ai fatti, precisiamo quanto di seguito:

1 – A chiedere il rinvio dell’assemblea dei creditori sono stati i commissari della procedura, i quali devono depositare la loro relazione con almeno 45 giorni di anticipo per dare tempo e modo ai membri dell’assemblea di leggere i documenti. Questa necessità deriva dall’esigenza dei commissari di concludere con la giusta attenzione la loro relazione.

2 – I conti presentati dal liquidatore Micchi sono stati asseverati da un professionista, e quindi è del tutto falso che i numeri siano sballati.

3 – E’ falso che esista un dipendente che vanta 500mila euro di credito nei confronti dell’azienda partecipata. E’ falso che i debiti siano aumentati di decine di milioni di euro sotto l’amministrazione del M5S.

Al netto della fantastoria dell’accordo con i creditori da raggiungere la sera stessa della allora sfiducia, è altrettanto falso che con il Tribunale ci furono incomprensioni. Il Tribunale ha BOCCIATO il piano di concordato, presentato da Tidei per la sola HCS (non curandosi quindi delle altre partecipate e delle sue centinaia di lavoratori), in quanto non c’erano certe fonti di finanziamento. Lo stesso Tribunale ha ammesso il piano di concordato presentato dall’amministrazione M5S, per HCS e sot, in quanto offre garanzie certe ai creditori.
I servizi, come già deliberato in consiglio comunale e come già affermato in più occasioni, rimarranno pubblici e passeranno alla CSP, in rispetto a tutte le leggi vigenti ed in rispetto al programma elettorale. Ma capiamo che rispettare il programma elettorale è per i vecchi politici un qualcosa che non si riesce a capire.

Uno dei danni più grossi all’amministrazione comunale in questa storia, doveroso ricordarlo, è avvenuto proprio sotto l’amministrazione Tidei: sono stati riconosciuti ufficialmente tutti i crediti dei fornitori con una lettera di riconoscimento del debito senza neanche verificarne il titolo e se effettivamente la prestazione fosse stata resa. Non si è verificato se per la fornitura fosse stata fatta una gara, non si sono appurate le coincidenze di parenti di dipendenti con consulenze: nulla di nulla. Questo è servito solo a consolidare il debito e a mettere nei guai gli equilibri finanziari del gruppo, in spregio ai soldi pubblici. Tra l’altro prendendo per i fondelli i creditori perchè non aveva un euro per pagarli come il Tribunale ha appunto certificato con la sonora bocciatura. Peraltro aveva fatto finta di non vedere anche i debiti delle sot che erano milioni di euro, così come ha fatto per l’erario, Iva, Inps e via discorrendo: tutto sotto al tappeto.

Chiedo quindi all’ex sindaco, ex parlamentare, ex consigliere regionale, ex consigliere comunale di smettere di cercare di sabotare il lavoro del M5S di risanamento delle partecipate. Capisco bene che un eventuale nostro successo, nel risolvere uno dei più grossi problemi fra i tanti da voi non risolto, sarebbe per voi fonte di sconfitta futura certa e sicura. Ma mentire ripetutamente e spudoratamente sul futuro dei servizi della città e del destino dei lavoratori è eticamente inaccettabile.

Fabrizio Righetti – Consigliere Comunale M5S