“Perché l’Amministrazione non tutela i dipendenti di Tirreno Power?”

CIVITAVECCHIA – Proprio in questi giorni la città ha ricevuto un ulteriore e immeritato schiaffo da un importante soggetto economico operante nel settore energetico che ha deciso di operare un ulteriore taglio di personale invece di creare occasioni di sviluppo in una realtà come la nostra già pesantemente colpita dalla disoccupazione. Infatti, a conclusione degli “storicamente” non facili rapporti intercorsi tra l’amministrazione comunale e la società Tirreno Power, il giorno 28/06/2017 quest’ultima ha disertato la riunione del consiglio comunale aperto che era stato indetto proprio per scongiurare il pericolo del licenziamento di una consistente quota di lavoratori dell’impianto termico (ca. 40 persone), limitandosi ad inviare alla presidente del consiglio comunale Riccetti una lettera dal triste contenuto. In essa, infatti, ribadiva la volontà di dar seguito ai licenziamenti nella misura già decisa in altra sede, precisando di considerare come suoi unici interlocutori il MISE e i sindacati nazionali di categoria. Snobbando in tal modo l’amministrazione cittadina – che evidentemente non è sembrata un valido interlocutore con cui confrontarsi – e quel che è peggio la città stessa, da cui ha sempre ricavato non altro che profitti senza aver corrisposto adeguate garanzie e ricadute occupazionali.
Ancora una volta chi governa questa città non è riuscito ad opporsi alle logiche di mera convenienza che ENGIE (azionista al 50% di Tirreno Power) ha proposto nei vari incontri di presentazione di un projet financing per la gestione dell’illuminazione pubblica e impianti termici stabili comunali. Il sindaco, l’assessore al ramo e i consiglieri comunali, che senz’altro sono a conoscenza del tutto, come mai non hanno pensato a tutelare i dipendenti Tirreno Power e chiedere ad Engie che Tirreno Power non operi i prospettati licenziamenti al termine della cassa integrazione “dicembre 2017”?
In conclusione, non appare assolutamente coerente l’atteggiamento di un’amministrazione locale che se da un lato prende formalmente le distanze da ENEL e Tirreno Power dall’altro accetta una proposta di projet financing dall’azionista di riferimento Tirreno Power “ENGIE”.

Il Coordinamento del Polo Civico