“Quando un negozio chiude la comunità perde un pezzo di identità e di economia”

CIVITAVECCHIA – “Basta fare un giro in città, nel centro storico ma ancor più nelle periferie dove spesso si trova degrado urbano, per rendersi conto di come stiano avvenendo chiusure continue di negozi, molto spesso anche ‘storici’. Ogni volta che un esercizio chiude, la comunità perde un pezzo di identità e di economia produttiva.” Lo afferma Tullio Nunzi, responsabile infrastrutture logistica e Confcommercio imprese per l’Italia, auspicando che la prossima giunta possa creare una cabina di regia, grazie anche ad un assessore specifico, per migliorare la situazione occupazione cittadina.

“Civitavecchia e il commercio – afferma Nunzi – sono da sempre state un tutt’uno: i negozi e i servizi commerciali, oltre che luoghi di scambio e di distribuzione, sono veri luoghi di urbanità e di socialità. Il mercato ad esempio è stato da sempre un vero centro commerciale naturale, attrattore economico, volano del commercio ambulante ma anche di quello in sede fissa, e negli ultimi anni è diventato una vera attrazione turistica per le migliaia di croceristi che quotidianamente ne apprezzano la tipica unicità; vederlo nella attuale situazione procura tristezza. Si rischia ormai in diverse zone e in diverse vie una vera desertificazione commerciale, a causa del calo dei consumi, della crisi, del caro affitti, della domanda interna che non riparte. E’ anche per questo che la nuova giunta, oltreché ad un assessore, necessario per un settore che è al primo posto per quanto riguarda l’occupazione e per contributo al PIL cittadino, dovrebbe pensare ad una cabina di regia mista pubblico-privato, con la partecipazione di diversi soggetti, per creare una nuova polarità capace di integrare i vari servizi commerciali e artigianali e progettare una serie di eventi culturali e di intrattenimento; in altre parole incentivare le connessioni tra i diversi campi di attività. Con questa ricetta, – conclude il responsabile Confcommercio – coinvolgendo il Comune e le associazioni di categoria, si potrebbe avviare un patto forte di rilancio dei luoghi del commercio, dei veri itinerari commerciali/culturali, per rivalutare il cuore storico della nostra città e riconsegnargli il ruolo strategico che merita.”