Nunzi: “Un consorzio pubblico-privato per la promozione del territorio”

CIVITAVECCHIA – Da Tullio Nunzi, del movimento politico “Meno poltrone più panchine”, riceviamo e pubblichiamo:

“Secondo l’ICD lo scalo crocieristico di Civitavecchia ha visto negli ultimo 10 anni un aumento continuo e costante di passeggeri,suddivisi in gran parte tra maggio ed ottobre.
Le previsioni per il 2019 prevedono un +4,9 di movimento passeggeri, ed un +8,8 di toccate. Una boccata di ossigeno per un porto in crisi continua, un segnale positivo (almeno si spera ) per la città ed il terziario, un barlume di futuro per una economia, quella civitavecchiese in situazione d’affanno,e per alcuni settori, vedi metalmeccanico, tragico.
Ovvio che in una città a crisi perenne un segno positivo suscita immediate reazioni, ed un proporsi di iniziative.
Mai detto che non ci siano state iniziative o avviate proposte ipotesi attività.
Il problema è che sono iniziative singole, mentre invece una economia turistica e di sviluppo si basa su un sistema sinergico, a rete, di collaborazione trasversale, anche e soprattutto a livello amministrativo.
Attività musicali, teatro, enogastronomia, cultura, archeologia, storia, trasporti, centro storico, e tanto di più, sono segmenti turistici aiutano il turismo, ma dovrebbero essere messi a sistema, attraverso una proposta trasversale da parte della città o meglio del territorio: una vera offerta turistica frutto di una catena di valore.
Poiché sono convinto da anni che questa città dovrebbe ritornare alla sua vocazione turistica, ovviamente mandando a casa l’Enel, obbligandolo a compensazion anche in campo turistico, per lo scempio naturalistico ed ambientale che ha provocato.
Da alcuni interventi letti sulla stampa, bisogna però chiarire prima di tutto che attrarre il crocierismo è una cosa, avviare un recupero della vocazione turistica è tutt’altro.
Ovvio che i due segmenti turistici si incrociano, possono portare benefici vicendevoli; ma un conto è attrarre croceristi, altro avviare, una economia turistica, uno sviluppo di una economia turistica, alternativa a quella energetica anche da un punto occupazionale.
Per questo c’è la necessità di avviare una marca territoriale, un vero sistema turistico, nel territorio.
Mi sembra che ci fossero stati diversi tentativi, e si era arrivati a anche a riunioni operative, ma poi tutto si è concluso nel niente.
Bisogna rilanciarla perché attività semplici come un itinerario dello shopping,o un itinerario turistico culturale, non si sono mai portate a fine, nonostante se ne discuta da anni e perché vedo che molti comuni stanno procedendo da soli.
Credo che una possibile soluzione possa essere la costituzione di un consorzio per la promozione di questo territorio che ovviamente si occupi anche dei crocieristi, un consorzio pubblico privato, che veda comuni regione, imprenditori forze sociali e istituzioni, come protagonisti, che avvii una pianificazione strategica per l’intero territorio, in una logica di sistema che finalmente riesca a creare una vera connessione tra turismo, commercio cultura agroalimentare e artigianato”.

Tullio NunziMeno poltrone più panchine