Nunzi: “Outlet, l’Amministrazione ci ripensi e si confronti con la categoria”

CIVITAVECCHIA – “Si possono comprendere i problemi economici per l’amministrazione, ma la riproposizione dell’outlet a Fiumaretta sarebbe una scelta deleteria ed esiziale per il commercio civitavecchiese”.

A parlare è il portavoce del movimento politico “Meno poltrone più panchine”, Tullio Nunzi, che boccia sonoramente la decisione della Giunta Tedesco di portare avanti il contestato progetto avviato dall’Amministrazione Cozzolino.

“L’ipotesi di una riduzione degli esercizi commerciali sarebbe un palliativo – commenta Nunzi – ma non attenuerebbe l’impatto negativo per il terziario in generale. Perché al di là ‘della concorrenza con le attività cittadine (ricordo a tutti che le sedi elettorali di tutti i partiti nell’ultima tornata elettorale erano in negozi di abbigliamento chiusi, simbolo di una crisi evidente), l’outlet significherebbe mettere fine a quella sinergia tra crocierismo e città, sinergia che dovrebbe essere il futuro di questa città. Si ripete l’errore del ‘terminal del gusto’, miseramente fallito nonostante i vari strombazzamenti, e si ribadisce l’intenzione di attuare un circuito chiuso, all’interno del porto, che non aprirebbe la città ai croceristi. Invece di pensare a ‘itinerari dello shopping’, o a ‘itinerari turistico culturali’, o a concretizzare un progetto, finanziato dalla CCIA su attività informative all’interno dei negozi stessi, si ribadisce la volontà di penalizzare la città e le sue attività commerciali. Va bene un welcome center, ma perché 40 o 60 attività commerciali?”.

“Ricordo a tutti – prosegue Nunzi – che come associazione facemmo una indagine sull’outlet, affidata ad un istituto nazionale di demoscopia, dove si evidenziava la totale avversione dei commercianti al progetto, e i seri dubbi della città stessa. Comprendo la gravità dell’emergenza economica, ma si tratta semplicemente di un problema di cassa a danno di una categoria, avviata dalla giunta precedente, che non mi sembra avere avuto grande consenso elettorale, in particolare da parte dei commercianti”.

Nunzi invita l’Amministrazione ad un ripensamento e si augura che “le rappresentanze imprenditoriali, che avevano paventato azioni eclatanti facciano sentire la propria voce nei confronti dell’amministrazione; credo necessaria una consultazione con una categoria che deve essere rispettata – conclude – perché in questa città, è primaria per occupazione, numero di imprese e contributo al pil locale”.